.

.

lunedì 15 febbraio 2016

SAN PRECARIO PALLACANESTRO – UISP CHIOGGIA 53-45

“Tutti all’Einaudi a vedere il basket venerdì!” è la frase che riecheggia tra cestisti, supporters e amici nel corso della settimana. In effetti venerdì 12 si gioca la sfida più agguerrita della regular season che vale la testa della classifica. I protagonisti sono i soliti Precari e i ragazzi del Chioggia. La sfida dell’andata è finita con la vittoria in casa dei lagunari, maturata allo scadere del tempo con soli 2 punti di differenza. Per una questione di orgoglio e di grinta, i precari sono motivati e agguerriti: bisogna che i chioggiotti si ricordino che noi all’Einaudi non perdiamo. Mai! Quindi sano agonismo in campo e poi terzo tempo tutti insieme, a consolidare il “gemellaggio” SanPre Basket-Chioggia.


Giovedì 11. Arriva l’imprevisto, la sfiga colpisce mirando bene. Tornando verso casa all’una di notte dopo il solito giro in centro del mercoledì sera, trovo un agghiacciante messaggio di Gio Sweg Canale che ci informa tutti che la palestra dell’Einaudi venerdì è occupata. Ci gioca una squadra FIP e noi siamo in mutande perché i campionati della federazione hanno precedenza su quelli UISP. Morale della favola, siamo senza palestra. L’aggravante è che  questo episodio conferma ancora una volta quanto sia difficile trovare spazi per praticare sport, soprattutto a livello amatoriale. La mattina dopo partono le telefonate alla UISP che ci dice un’amara verità: o troviamo un’altra palestra subito o perdiamo la partita a tavolino. INACCETTABILE. Coach Mario, con l’esperienza di un rodato centralinista, chiama a ripetizione me e “il tipo delle palestre”. Dopo un paio d’ore di paura e delirio pare ci sia una soluzione. Si giocherà in via Tadi. La palestra è un pezzo di storia del basket patavino, l’atmosfera calda e raccolta. Sarà che è vecchia, ma ci piove pure dentro… Per carità, siamo molto più fortunati dei soci del volley: a loro piove in campo, a noi sulle gradinate. Per non parlare del parcheggio che in pieno centro non si trova e che costringe supporters e giocatori a camminare sotto la pioggia per una non programmata doccia fresca delle nove di sera, vista la pioggia battente. Le solite condizioni precarie insomma. Ma noi della SanPre siamo individui strani, non ci piace fermarci e arrenderci. Quindi come pericolosi ordigni pronti a esplodere ci carichiamo per fare il botto alla partita.


E la partita è quella da far tremare le gambe. Inutile ripetere che il premio in palio è l’ambitissimo primo posto in classifica. Le assenze ci preoccupano un po’. Michelino Baffo Trentino è ancora infortunato e non riesce ad essere in panca a braccetto con Coach Mario per altri impegni. Il filippino dice di aver trovato lavoro a Vicenza, finalmente lavori Marvin! Al tavolo, Pino di Pino sfoggia la sua esperienza da refertista, accompagnato da un notevolissimo Fonz Fontana che, dopo averci lasciati questo autunno, esprime il desiderio di tornare ad allenarsi tra i precari. Modestamente, dopo che hai provato la SanPre ti viene questa incurabile “malattia che non va più via”.

Prima dell’inizio della partita ci accordiamo con chioggiotti per aderire a una bella campagna promossa da calciatori greci professionisti.  Tutti Giù Per Terra è il suo nome e così prima della palladue noi e i nostri avversari ci sediamo per terra in campo per dire basta alle vittime del mare, basta morti tra i migranti che cercano una via di salvezza dagli orrori della guerra e che resteranno invece per sempre custoditi dalla saggezza del Mar Mediterraneo. Questo è lo sport che piace a noi, lo sport in cui non contano i colori delle maglie, lo sport dove gli ideali e gli stimoli da condividere insieme sono la cosa che davvero conta. Tra gli applausi del pubblico per il nobile e sentito gesto, i quaranta minuti di sudore e gomitate hanno inizio. I Precari partono con Zampa, Canale, Inno, Frank e Ken Kenny Canova. Iniziamo bene portandoci subito in vantaggio grazie ai canestri di Fank e di Kenny. La difesa della Sanpre è attenta e sono molti i palloni recuperati, ma sono altrettanti gli errori commessi sotto canestro da entrambe le squadre. Chioggia però non ci sta a rendere la vita facile ai Precarianz e riduce lo svantaggio chiudendo il quarto sotto di due, 13-11.


Con gli spalti ormai pieni si inizia il secondo quarto. Nonostante il folto pubblico, si canta ancora poco. In effetti, forse il fatto di essere in una palestra diversa dalla solita inibisce un po’ i supporters. Entra Coach Mario che riesce a infondere la giusta carica ai suoi, mettendo a segno il primo canestro del quarto. Anche Zampa è scoppiettante e fa volare i Precari con i suoi 6 punti segnati. Chioggia prova a rimanere lì ma subisce un altro parziale di 16-13 e si va all'intervallo lungo sul +6 per la San Precario.

Si ritorna in campo con un Chioggia più agguerrito che riesce prima a ridurre lo svantaggio e poi a raggiungere la Sanpre. Ma i Precari riescono a reagire riducendo i danni grazie ad un agguerrito Mario e a uno strepitoso Zampa. Intanto dagli spalti ci ricordiamo di avere la voce e cominciamo finalmente a cantare. La palestra e le gradinate sono più piccole rispetto all’Einaudi e si crea un’atmosfera più intima. Infatti come per magia ci sentiamo sempre più a nostro agio. Via Tadi piace anche ai supporters, sarà che è a due passi dalla yarda?! Anche i nostri cori contribuiscono a far uscire la grinta dei ragazzi che corrono su e giù per il parquet ballerino. Si va quindi all'ultima frazione sul 41-38.


Già da inizio quarto il Chioggia inizia ad attaccare per riprendere i Precari e ci riesce una seconda volta. La partita è tiratissima e il pubblico sugli spalti continua a farsi sentire. Si gioca punto a punto. Saltano un po' gli schemi e la foga agonistica fa da padrona. La Sanpre riesce a tornare in vantaggio ma sul +2, con poco più di due minuti da giocare, è di nuovo Mario a inventarsi la giocata che potrebbe chiudere la partita: ruba palla a metà campo rischiando il fallo e si invola verso il canestro. Il pubblico si infiamma, partono cori, applausi e le birre che abbiamo tutti in mano sui gradoni si alzano per aria, alcune si incontrano per uno spontaneo cin-cin. Ormai si respira un’aria frizzantina sia in campo che sugli spalti, sentiamo la partita nostra. L’abbiamo meritata e vogliamo prendercela per portarla a casa come un preziosissimo trofeo e un investimento per il seguito del campionato. I Precari sono ormai inarrestabili, si lanciano su ogni pallone con gli occhi infuocati di grinta. È quello che ci serve per portarla a casa. Finisce 53-45 tra le strette di mano con i nostri amici del Chioggia, con l'augurio di incontrarsi per la finalissima, che aspettiamo di giocarci da ormai un anno. Come sempre i lagunari si fermano a mangiare sopressa con noi sui gradoni, e dalle chiacchere che facciamo insieme si vede proprio che abbiamo già lasciato in campo i 40 minuti di partita per dedicarci insieme alle birre fresche. Si conclude con disagio e schiamazzi in palestra questo venerdì sera precario. Ci vediamo venerdì prossimo per un altro po’ di succulento basket precario!!




SAN PRECARIO: Zampa 21; Ken Canova 12; Coach Mario 8; Frank 5; Zanna 4; Inno 2; Gio Canale 1; Giarret, Fede, Luca, Muro.
CHIOGGIA: Zennaro 8; Martinello, Mazzagallo 7; Boscolo C. 6; Pagan 5; Boscolo B. 3; Boscolo A., Penzo, Varisco, Zambonin 2; Furian 1; Boscolo Z.

Nessun commento:

Posta un commento