“Tutti
all’Einaudi a vedere il basket venerdì!” è la frase che riecheggia tra
cestisti, supporters e amici nel corso della settimana. In effetti venerdì 12
si gioca la sfida più agguerrita della regular
season che vale la testa della classifica. I protagonisti sono i soliti
Precari e i ragazzi del Chioggia. La sfida dell’andata è finita con la vittoria
in casa dei lagunari, maturata allo scadere del tempo con soli 2 punti di
differenza. Per una questione di orgoglio e di grinta, i precari sono motivati
e agguerriti: bisogna che i chioggiotti si ricordino che noi all’Einaudi non
perdiamo. Mai! Quindi sano agonismo in campo e poi terzo tempo tutti insieme, a
consolidare il “gemellaggio” SanPre Basket-Chioggia.
Giovedì 11.
Arriva l’imprevisto, la sfiga colpisce mirando bene. Tornando verso casa all’una
di notte dopo il solito giro in centro del mercoledì sera, trovo un
agghiacciante messaggio di Gio Sweg
Canale che ci informa tutti che la palestra dell’Einaudi venerdì è
occupata. Ci gioca una squadra FIP e
noi siamo in mutande perché i campionati della federazione hanno precedenza su
quelli UISP. Morale della favola,
siamo senza palestra. L’aggravante è che questo episodio conferma ancora una volta
quanto sia difficile trovare spazi per praticare sport, soprattutto a livello
amatoriale. La mattina dopo partono le telefonate alla UISP che ci dice un’amara
verità: o troviamo un’altra palestra subito o perdiamo la partita a tavolino.
INACCETTABILE. Coach Mario, con
l’esperienza di un rodato centralinista, chiama a ripetizione me e “il tipo
delle palestre”. Dopo un paio d’ore di paura e delirio pare ci sia una
soluzione. Si giocherà in via Tadi.
La palestra è un pezzo di storia del basket patavino, l’atmosfera calda e
raccolta. Sarà che è vecchia, ma ci piove pure dentro… Per carità, siamo molto
più fortunati dei soci del volley: a loro piove in campo, a noi sulle
gradinate. Per non parlare del parcheggio che in pieno centro non si trova e
che costringe supporters e giocatori a camminare sotto la pioggia per una non
programmata doccia fresca delle nove di sera, vista la pioggia battente. Le
solite condizioni precarie insomma. Ma noi della SanPre siamo individui strani, non ci piace fermarci e arrenderci.
Quindi come pericolosi ordigni pronti a esplodere ci carichiamo per fare il
botto alla partita.
E la
partita è quella da far tremare le gambe. Inutile ripetere che il premio in
palio è l’ambitissimo primo posto in classifica. Le assenze ci preoccupano un
po’. Michelino Baffo Trentino è ancora infortunato e non riesce ad essere in
panca a braccetto con Coach Mario per altri impegni. Il filippino dice di aver
trovato lavoro a Vicenza, finalmente lavori Marvin! Al tavolo, Pino di Pino sfoggia la sua esperienza
da refertista, accompagnato da un notevolissimo Fonz Fontana che, dopo averci lasciati questo autunno, esprime il
desiderio di tornare ad allenarsi tra i precari. Modestamente, dopo che hai
provato la SanPre ti viene questa incurabile “malattia che non va più via”.
Prima
dell’inizio della partita ci accordiamo con chioggiotti per aderire a una bella
campagna promossa da calciatori greci professionisti. Tutti Giù Per Terra è il suo nome e
così prima della palladue noi e i nostri avversari ci sediamo per terra in
campo per dire basta alle vittime del mare, basta morti tra i migranti che
cercano una via di salvezza dagli orrori della guerra e che resteranno invece
per sempre custoditi dalla saggezza del Mar Mediterraneo. Questo è lo sport che
piace a noi, lo sport in cui non contano i colori delle maglie, lo sport dove
gli ideali e gli stimoli da condividere insieme sono la cosa che davvero conta.
Tra gli applausi del pubblico per il nobile e sentito gesto, i quaranta minuti
di sudore e gomitate hanno inizio. I Precari partono con Zampa, Canale, Inno,
Frank e Ken Kenny Canova. Iniziamo bene portandoci subito in vantaggio grazie
ai canestri di Fank e di Kenny. La difesa della Sanpre è attenta e sono molti i
palloni recuperati, ma sono altrettanti gli errori commessi sotto canestro da
entrambe le squadre. Chioggia però non ci sta a rendere la vita facile ai
Precarianz e riduce lo svantaggio chiudendo il quarto sotto di due, 13-11.
Con gli
spalti ormai pieni si inizia il secondo quarto. Nonostante il folto pubblico,
si canta ancora poco. In effetti, forse il fatto di essere in una palestra
diversa dalla solita inibisce un po’ i supporters. Entra Coach Mario che riesce
a infondere la giusta carica ai suoi, mettendo a segno il primo canestro del
quarto. Anche Zampa è scoppiettante
e fa volare i Precari con i suoi 6 punti segnati. Chioggia prova a rimanere lì
ma subisce un altro parziale di 16-13 e si va all'intervallo lungo sul +6 per
la San Precario.
Si ritorna
in campo con un Chioggia più agguerrito che riesce prima a ridurre lo
svantaggio e poi a raggiungere la Sanpre. Ma i Precari riescono a reagire
riducendo i danni grazie ad un agguerrito Mario e a uno strepitoso Zampa.
Intanto dagli spalti ci ricordiamo di avere la voce e cominciamo finalmente a
cantare. La palestra e le gradinate sono più piccole rispetto all’Einaudi e si
crea un’atmosfera più intima. Infatti come per magia ci sentiamo sempre più a
nostro agio. Via Tadi piace anche ai supporters, sarà che è a due passi dalla
yarda?! Anche i nostri cori contribuiscono a far uscire la grinta dei ragazzi
che corrono su e giù per il parquet ballerino. Si va quindi all'ultima frazione
sul 41-38.
Già da
inizio quarto il Chioggia inizia ad attaccare per riprendere i Precari e ci
riesce una seconda volta. La partita è tiratissima e il pubblico sugli spalti
continua a farsi sentire. Si gioca punto a punto. Saltano un po' gli schemi e
la foga agonistica fa da padrona. La Sanpre riesce a tornare in vantaggio ma
sul +2, con poco più di due minuti da giocare, è di nuovo Mario a inventarsi la
giocata che potrebbe chiudere la partita: ruba palla a metà campo rischiando il
fallo e si invola verso il canestro. Il pubblico si infiamma, partono cori,
applausi e le birre che abbiamo tutti in mano sui gradoni si alzano per aria,
alcune si incontrano per uno spontaneo cin-cin. Ormai si respira un’aria
frizzantina sia in campo che sugli spalti, sentiamo la partita nostra.
L’abbiamo meritata e vogliamo prendercela per portarla a casa come un
preziosissimo trofeo e un investimento per il seguito del campionato. I Precari
sono ormai inarrestabili, si lanciano su ogni pallone con gli occhi infuocati
di grinta. È quello che ci serve per portarla a casa. Finisce 53-45 tra le
strette di mano con i nostri amici del Chioggia, con l'augurio di incontrarsi
per la finalissima, che aspettiamo di giocarci da ormai un anno. Come sempre i
lagunari si fermano a mangiare sopressa con noi sui gradoni, e dalle chiacchere
che facciamo insieme si vede proprio che abbiamo già lasciato in campo i 40
minuti di partita per dedicarci insieme alle birre fresche. Si conclude con
disagio e schiamazzi in palestra questo venerdì sera precario. Ci vediamo
venerdì prossimo per un altro po’ di succulento basket precario!!
SAN PRECARIO: Zampa 21; Ken Canova 12; Coach Mario 8; Frank 5; Zanna 4; Inno 2; Gio Canale 1; Giarret, Fede, Luca, Muro.
CHIOGGIA: Zennaro 8; Martinello, Mazzagallo 7; Boscolo C. 6; Pagan 5; Boscolo B. 3; Boscolo A., Penzo, Varisco, Zambonin 2; Furian 1; Boscolo Z.
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