Quanti corpi in movimento, quanti sguardi ingovernabili attraversano
i propri territori martoriati. Dal Biocidio di Napoli ai fumi
di Parma , dal lager a cielo aperto di Gorizia a Pisa ed all’ ex-colorificio. Da Nord a Sud sembra esserci una sola cosa che tiene ancora legato assieme questo paese: le sue contraddizioni. E da Nord a Sud c’è chi ha deciso di
affrontarle, smettendo di credere e sperare
e cominciando a progettare un unico e differente avvenire. Fiume in piena
ci travolge. La sensazione d’esser già oltre un presente che non ha più nulla
da offrirci invade l’immaginario e tutto, istantaneamente, smette di apparire…
e tutto ritorna a divenire. Vivo, promettente, possibile! Sabato #16 N, ma che splendida
giornata! Tanto che quasi contamina l’aria che si respira a poche ore di distanza, quando fra suggestioni e buoni presagi percorriamo la statale verso il campo patronale di Bronzola.E’ Domenica. La ciurma precaria ha cambiato veste e si appresta ad affrontare l’ennesima trasferta, ammaccata che manco al Milan Lab dei tempi d’oro, ma pure piena di desiderio. Alle 14.30 il sole già prende ad abbassarsi disegnando sul terreno gibboso le lunghe ombre dei calciatori schierati. Si sciolgono gli ultimi muscoli, sguardi d’attesa e gesti d’ intesa. Ok dei portieri all’egregio per il fischio d’inizio. Terminata la sfida del 16N, comincia quella del 17…Avanti precari!
Il campo che oggi ci ospita misura circa un terzo
dell’Appiani e per lunghi tratti si gioca ad
un gioco che solo lontanamente somiglia allo sport che conosciamo. La sfera vien scagliata in tutte le direzioni. La cacciamo in branco e in qualche modo, attratti dal fascino discreto della sacra porta , la trasciniamo sino a produrre tiri ed occasioni da gol. Per quell’entità astratta che è l’ intelligenza calcistica di una squadra, capiamo quando è il momento di stringerci e soffrire , ma capiamo pure che fraseggiando siamo in grado di mettere in crisi la difesa rivale. Succede al 15’ , quando Genna riceve in area e fa partire una bomba a fil di palo deviata in angolo dal portiere. Succede pure qualche minuto dopo, quando dopo una sponda di Jiulian Ross, servo Stecca che stoppa avanza e fa partire un pallonetto d’autore che s’ infila sotto la traversa. Uno a zero per noi! Abbracci fragorosi ma è davvero troppo presto per festeggiare. L’aria in tribuna già si fa nervosa ed il Bronzola la sfrutta per conquistare metri e metterci in difficoltà. Fra takle , falli, corner e salvataggi , ci trasciniamo sino al 40’ , quando il n.8 fa partire una bomba da fuori area che Ciccio devia sulla traversa con la punta delle dita." Dong "…. Il rumore vibrante della nostra porta immacolata nonché della fine d’un primo tempo sofferto.
Tana libera tutti!15 minuti di pausa ed odore da freschino.
Ascoltiamo l’analisi di mister Max , massaggiando i muscoli acciaccati. Ci
stringiamo corpo contro corpo per ritrovare la giusta tensione. Il rumore
ferroso dei tacchetti ci riconduce fuori, lì dove lo stereotipo sta prendendo
vita. Il folto gruppo di tifosi avversari sta infatti completando la trasformazione
domenicale e comincia a dirigere versi scimmieschi ed insulti spinti verso i
bersagli più classici: l’egregio di giornata, il granata delle nostre maglie,
le barbe ed i capelli un po’ più lunghi del normale. In più di un occasione i
toni si accendono fino a far prevedere manrovesci che non giungeranno mai. I supporter
precari, circondati, si compattano difendendosi con stile e determinazione. Un mondo
oltre!
Proviamo ad emularli in campo lottando su ogni pallone . Creiamo
pure un paio di occasioni che non riusciamo a sfruttare. Poi, piano piano , il
Bronzola conquista l’inerzia della gara. Chiedo all’egregio quanto manca
aspettandomi un 5 più recupero e mi sento franare addosso il peso di 20 interminabili
minuti… C’è poco da fare , continuare a resistere. 25’, il talentuoso 11
avversario tira da centro area, ma trova
di fronte a sè la presa sicura di Ciccio anche detto “nonchalance” . Pochi
minuti dopo the “Big rast” salva sulla linea un pallone destinato in porta. Al
35’ il n.8 del Bornzola riceve in premio per il centesimo fallo su Doc, il secondo
cartellino giallo. Doccia anticipata ed inferiorità numerica che non ci aiuta
ad uscire dalla buca .Ma Zizza e Pippo fanno ottima guardia e poi entrano
Fierli , Tex e il bomber Damiano . Forze fresche. Prezioso aiuto. Intanto il tempo
scorre, istante dopo istante. Basta solo, ancora, un poco di attenzione.
E’ l’ultimo minuto. Punizione per il Bronzola . L ‘ala
avversaria riceve e crossa in centro imbeccando
il suo collega di reparto che di prima accarezza la palla e la manda in porta .1 pari…Mannaggia a chi ci vuole male!! Lo stadio esplode intimandoci di stare
muti e sotto il peso del frastuono i
nostri volti si abbassano fondendosi con il fango del campo di gioco. La
domenica appare indirizzata: mutismo e rassegnazione. La mano dell’egregio al
cielo indica i tre di recupero….Mi sa che è finita……o forse no!?
Siamo al 92’ e Tex recupera una palla sulla sinistra . Passa
al centro, stoppo e allungo verso Jiuian
Ross . Il sardo sfida l’attrito, supera
due uomini e serve al bomber un filtrante col contagiri. Ora c’è lui, solo
davanti al portiere . Stop lungo , rincorre , sembra in ritardo ma allunga e di
punta tocca sotto il pallone.. Silenzio fatale accompagna una traiettoria
interminabile. La sfera decolla roteando su se stessa, supera le manone del portiere
e poi comincia a scendere , lentamente… fino a sfiorare la traversa ed insaccarsi
sotto l’incrocio. Putiferio!!!!!!! Fierli con insospettabili abilità marziali
atterra il bomber condannandolo all’ intenso odore di ammucchiata mentre la panchina
invade in toto il terreno di gioco . Marchetto vola come un bambino da un precario al altro , mister Max viene espulso per esultanza
eccessiva. Il Rasta in trance agonistica prende a mandare a fanculo tutti che sian compagni , avversari, santi , uomini o sassi! E Jiulian Ross si aggrappa
ad una rete che stenta a dividere i precari dentro e fuori dal campo….. Intanto
quelli che fino ad un minuto prima ci mandavano a cagare abbassano lo sguardo e
mogi conquistano l’uscita mentre i nostri saltano , come se stessero prendendo fuoco , sopra una tribuna conquistata ... li dove s'affrontavano due mondi: due
modi diversi di concepire il calcio. Una scena da immortalare, più eccitante di
molta pornografia!
Il fischio finale rende ufficiale la gioia ed i tre
importantissimi punti che ci mettiamo in saccoccia chiudendo nel migliore dei
modi una due giorni che verrà ricordata. Dai corpi in movimento sulle strade e
sui campi, dalle menti smarrite nei propri desideri appagati ed infine ,
certamente anche dai nostri fegati!
Ci si vede Domenica prossima per la penultima giornata del girone d’andata . Appuntamento alle 14.30 fra le mure amiche dello stadio Appiani...
Ama lo sport odia il razzismo e forza saNpre!
scritto da : Uarbo
scritto da : Uarbo

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