
"Basta un minuto di silenzio e la pillola va giù e
tutto brillerà di più………………"
Fischio d’inizio.
Piove anche oggi, ma è una pioggia lieve che garantisce
ripiglio costante contro l’affanno, la stanchezza, la perdita di lucidità. Il
terreno di gioco si mantiene bene permettendo il fraseggio palla a terra. Sarà
per questo , ma la prima mezz’ ora è uno show del precario . Giriamo per il
campo divertendoci come fossimo a ballare. La Murialdina , in verde, è
frastornata e rincorre frustrata un pallone che non riuscirà a raggiungere mai.
“Doc
the Brain” è il fulcro delle nostre trame di gioco . Io e ed il sardo Julian
Ross gli giriamo attorno come elettroni impazziti. In fascia Ferra
il siberiano e l’ariete Vince superano più volte i loro diretti rivali
creando superiorità e facendosi pericolosi. E’ proprio Vince che al 30’
stoppa un cross sulla destra, finta , dribbla rientrando e buca il n.1
avversario con un freddo e deciso diagonale. 1 a 0 per noi. Ci
distendiamo un po’. Abbassiamo ritmi e guardia e gl’avversari cominciano a
pressarci sbattendo però contro la diga difensiva . Fabio “Sior marchese “,
Il pizzo d’oro Pippo e Zizza sono giusto mix di esperienza, nervi freschi ed una narrazione intrisa di isteria ed
improperi …come superarli? Per ora non si può. Il primo finisce 1 a 0 per noi.
La tana ci accoglie sporchi, bagnati , ma sorridenti. Per
uno strano gioco di temperature invertite bevo del the freddissimo dal termos
ed un goccio d’acqua bollente dal rubinetto. Il colombiano Jonny sostituisce Vince
febbricitante, gl ‘altri 10 son confermati. Ci guardiamo negli occhi..
cresciamo piano piano e ne siamo consapevoli.
Quando il secondo comincia la Murialdina ha un piglio più
offensivo ma attacca in modo disordinato e si fa sorprendere dalla velocità
delle nostre ripartenze finalizzate da quei lì davanti : la classe di un
cavaliere e la rabbia di un predatore in una coppia unica , Gibbo
e Ale Perro…”that’s Fantastic”.
Gli basta poco per marcare la terra. 55’
Zizza
vede uno spazio fra le maglie verdi nemiche, Perro porta via l’uomo e Gibbo
vi si infila sgusciando. Si allunga il pallone sulla destra, sguardo al
portiere in uscita e poi tocco sotto e pallonetto da applausi . La palla si
insacca ed andiamo 2 a 0 per noi. Ci rilassiamo di nuovo, forse attratti dalla
sofferenza, tant’è che pochi minuti dopo il 9 avversario, sfiorato in
area, casca fragorosamente al suolo.. L’egregio si fa convincere dal tonfo e
fischia il calcio di rigore. Il capitano avversario s’incarica
, posa il pallone, sfida il silenzio ed insacca. 2 a 1 e massima allerta
allietata solo dai supporter precari che numerosi han sfidato le intemperie e ci riscaldano con
cori ed odori di rara classe.
Entra il buon Pazzuto all’esordio , ma
la partita riserva una sorpresa. Un
protagonista in ombra sta preparando il suo ingresso in scena. E’ l’egregio
di giornata che fino ad ora lucido , equilibrato , persino simpatico e
spigliato, allenta un poco il blocco emozionale e si lascia andare ad un
esaltazione dal tocco bipolare. In pochi minuti ci annulla un gol , fa battere
una punizione a due in area da centrocampo, sorride ,urla , insulta i tifosi ,
espelle un difensore avversario , minaccia di morte diversi di noi tranne poi
chiedere scusa cortesemente manco dovesse invitarci a cena e ritornare alla
fine arbitro valido e persona normale.. Vale il prezzo del biglietto ……..che
non c’è.
Fatto sta che in dieci contro undici giochiamo in modo
disordinato , ma ci mangiamo comunque diversi gol. Siamo costretti a soffrire
fino alla fine, quando , dopo 4 minuti di recupero, la Murialdina batte una punizione
dalla sinistra . E’ l’ ultimo pericolo, ma la sfera supera quieta l’
ammucchiata di teste di capra e finisce fra le braccia possenti del nuovo
gigante buono Antonio . La stringe
addosso a sè come un “tesoretto” attendendo il fischio finale. 2 a 1 per noi e seconda vittoria di
fila. Affiniamo l ‘intesa fra il dentro e il fuori campo scambiando saluti con i supporter e
rotolandoci a terra come porci. Abbracci vigorosi fra Marchetto e mister Max.
La tana diventa sede di un salsiccia - party rumoroso, ci
portano pure un cabaret di paste a sigillo di una buona vittoria. Poi piano
piano scende il buio, la stanchezza. L’ euforia diviene rilassatezza e
riaccompagna ciascuno di noi fra le vicende del proprio mondo.
Poco da aggiungere tranne forse la necessità di non farsi
portar via dall’entusiasmo. Siamo e rimaniamo cenerentola nello scenario del
calcio del nostro tempo. Un calcio che pratichiamo in modo anomalo, inclusivo, anti-razzista … ancor più in
settimane come questa. Alla saNpre un minuto di silenzio non può bastare. Supportiamo
l‘appello del progetto" Melting pot" (www.globalproject.info - diritto d'asilo europeo )per l’apertura di un canale umanitario. Accanto ai superstiti della tragedia di
Lampedusa che intanto già sono diventati clandestini. Accanto a chi li ha
preceduti ed a coloro che li seguiranno.
Appuntamento a Domenica prossima con la trasferta
di Loreggia.
"Ama lo sport odia il
razzismo e forza Sanpre!"
Scritto da : uarbo
Scritto da : uarbo
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