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giovedì 10 ottobre 2013

UN MINUTO DI SILENZIO E LA PILLOLA VA GIU'...

Ci volevano i morti per far nascere un dibattito sul fallimento della politica italiana in campo di accoglienza e cittadinanza. I morti, che sono tragica , ma logica conseguenza della legge Bossi-Fini, del pacchetto sicurezza di Maroni,  di 10 anni di demagogia razzista, di cui la protagonista prima, ma non unica , è certo la Lega Nord. E’ il mondo dei C.I.E, del reato di clandestinità, delle accuse di favoreggiamento rivolte ai pescatori che prestano i primi soccorsi ai naufraghi…la miseria della politica si vede dal confronto fra le sue leggi  e quelle del mare: “ uomo in acqua è da salvare a prescindere dalle leggi e dal colore!”. Non c’è parola che tenga dopo una tragedia di questa portata..ed in effetti più che parlare se la svignano tutti dentro il lutto nazionale. Un minuto di silenzio alla camera dei deputati per pulire un poco la coscienza, danzando sopra il confine che divide la responsabilità di tutti da quella che poi , per davvero, non si prenderà nessuno! Un minuto di silenzio prima delle partite di campionato per porgere omaggio ed assieme per dimenticare il triste cimitero che è divenuto il nostro mare. Quel silenzio che sarà per altro contestato negli stadi di Verona e Torino, invaderà ipocrita anche il più modesto campetto di Mortise dove oramai caldi, vestiti e schierati, ci apprestiamo ad affrontare la 3’ giornata di campionato : MurialdinaSan Precario….


"Basta un minuto di silenzio e la pillola va giù e tutto brillerà di più………………"

Fischio d’inizio.


Piove anche oggi, ma è una pioggia lieve che garantisce ripiglio costante contro l’affanno, la stanchezza, la perdita di lucidità. Il terreno di gioco si mantiene bene permettendo il fraseggio palla a terra. Sarà per questo , ma la prima mezz’ ora è uno show del precario . Giriamo per il campo divertendoci come fossimo a ballare. La Murialdina , in verde, è frastornata e rincorre frustrata un pallone che non riuscirà a raggiungere mai. “Doc the Brain” è il fulcro delle nostre trame di gioco . Io e ed il sardo Julian Ross gli giriamo attorno come elettroni impazziti. In fascia Ferra il siberiano e l’ariete Vince superano più volte i loro diretti rivali creando superiorità e facendosi pericolosi. E’ proprio Vince che al 30’ stoppa un cross sulla destra, finta , dribbla rientrando e buca il n.1 avversario con un freddo e deciso diagonale. 1 a 0 per noi. Ci distendiamo un po’. Abbassiamo ritmi e guardia e gl’avversari cominciano a pressarci sbattendo però contro la diga difensiva . Fabio “Sior marchese “, Il pizzo d’oro Pippo e Zizza  sono giusto mix di esperienza, nervi freschi  ed una narrazione intrisa di isteria ed improperi …come superarli? Per ora non si può. Il primo finisce 1 a 0 per noi.

La tana ci accoglie sporchi, bagnati , ma sorridenti. Per uno strano gioco di temperature invertite bevo del the freddissimo dal termos ed un goccio d’acqua bollente dal rubinetto. Il colombiano Jonny sostituisce Vince febbricitante, gl ‘altri 10 son confermati. Ci guardiamo negli occhi.. cresciamo piano piano e ne siamo consapevoli.


Quando il secondo comincia la Murialdina ha un piglio più offensivo ma attacca in modo disordinato e si fa sorprendere dalla velocità delle nostre ripartenze finalizzate da quei lì davanti : la classe di un cavaliere e la rabbia di un predatore in una coppia unica , Gibbo e Ale Perro…”that’s Fantastic”. Gli basta poco per marcare la terra. 55’ Zizza vede uno spazio fra le maglie verdi nemiche, Perro porta via l’uomo e Gibbo vi si infila sgusciando. Si allunga il pallone sulla destra, sguardo al portiere in uscita e poi tocco sotto e pallonetto da applausi . La palla si insacca ed andiamo 2 a 0 per noi. Ci rilassiamo di nuovo, forse attratti dalla sofferenza, tant’è che pochi minuti dopo il 9 avversario, sfiorato in area, casca fragorosamente al suolo.. L’egregio si fa convincere dal tonfo e fischia il calcio di rigore. Il capitano avversario s’incarica , posa il pallone, sfida il silenzio ed insacca. 2 a 1 e massima allerta allietata solo dai supporter precari che numerosi  han sfidato le intemperie e ci riscaldano con cori ed odori di rara classe. 

Entra il buon Pazzuto all’esordio , ma la partita  riserva una sorpresa. Un protagonista in ombra sta preparando il suo ingresso in scena. E’ l’egregio di giornata che fino ad ora lucido , equilibrato , persino simpatico e spigliato, allenta un poco il blocco emozionale e si lascia andare ad un esaltazione dal tocco bipolare. In pochi minuti ci annulla un gol , fa battere una punizione a due in area da centrocampo, sorride ,urla , insulta i tifosi , espelle un difensore avversario , minaccia di morte diversi di noi tranne poi chiedere scusa cortesemente manco dovesse invitarci a cena e ritornare alla fine arbitro valido e persona normale.. Vale il prezzo del biglietto ……..che non c’è.

Fatto sta che in dieci contro undici giochiamo in modo disordinato , ma ci mangiamo comunque diversi gol. Siamo costretti a soffrire fino alla fine, quando , dopo 4 minuti di recupero, la Murialdina batte una punizione dalla sinistra . E’ l’ ultimo pericolo, ma la sfera supera quieta l’ ammucchiata di teste di capra e finisce fra le braccia possenti del nuovo gigante buono Antonio .  La stringe addosso a sè come un “tesoretto” attendendo il fischio finale.  2 a 1 per noi e seconda vittoria di fila. Affiniamo l ‘intesa fra il dentro e il fuori campo  scambiando saluti con i supporter e rotolandoci a terra come porci. Abbracci vigorosi fra Marchetto e mister Max. La tana diventa sede di un salsiccia - party rumoroso, ci portano pure un cabaret di paste a sigillo di una buona vittoria. Poi piano piano scende il buio, la stanchezza. L’ euforia diviene rilassatezza e riaccompagna ciascuno di noi fra le vicende del proprio mondo.


Poco da aggiungere tranne forse la necessità di non farsi portar via dall’entusiasmo. Siamo e rimaniamo cenerentola nello scenario del calcio del nostro tempo. Un calcio che pratichiamo in modo anomalo,  inclusivo, anti-razzista … ancor più in settimane come questa. Alla saNpre un minuto di silenzio non può bastare. Supportiamo l‘appello del progetto" Melting pot" (www.globalproject.info - diritto d'asilo europeo )per l’apertura di un canale umanitario.  Accanto ai superstiti della tragedia di Lampedusa che intanto già sono diventati clandestini. Accanto a chi li ha preceduti ed a coloro che li seguiranno.


Appuntamento a Domenica prossima con la trasferta di Loreggia.



          "Ama lo sport odia il razzismo e forza Sanpre!"



Scritto da : uarbo

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