.

.

martedì 24 settembre 2013

DOMENICA D' ESORDIO

C’è un po’ di confusione nell’ aria … c’è un po’ di quell’ ansia che precede gli avvenimenti , grandi o piccoli che siano. Ci sono sorrisi pieni dI aspettative, gambe tese, maglie granata che ritornano fuori dalla cesta come conigli , dopo la lunga pausa estiva. E poi i pensieri che si mischiano alla velocità della luce nelle nostre testoline in attesa. Poi…ci si siede sulle panche dello spogliatoio , ci si guarda negl’ occhi, si comincia a respirare all’unisono e tutto ciò che non fa parte della squadra passa oltre, lontano. Piano piano ci si dimentica della grande giornata veneziana , dei piccoli corpi in laguna a fermare i giganti del mare .Succede ancora, 2000 anni dopo , che Davide sconfigga Golia ed irrida il suo stupore con un gran sorriso sulle labbra. Ma ci si dimentica pure del resto, di crisi e malanni, di gioie ed
affanni. Tutto viene risucchiato nel silenzio che accompagna i corpi a scaldarsi, il silenzio che precede la partita d’esordio.   Nuova stagione , nuova squadra, vecchio stadio, stessa anima anomala pronta a dar battaglia. L’ Appiani comincia a gremirsi , precari alle porte, la prima di un nuovo viaggio è Sanprecario - Valsugana.





Alle 15.30 siamo schierati . 3 5 2 vecchia maniera con tanti nuovi interpreti. Il numero 1 è Antonio, che ad ora sembra il portiere meno folle della storia della saNpre ( ma siamo appena all’inizio, avrà occasione di dimostrare il contrario). Davanti a lui Fabio , sior marchese , Carlo barbuto e Zizza , non in senso metaforico , è proprio il suo cognome e ormai non su può più urlare :” zizzaaa! senza che ci venga in mente lui. Buono cosi! A dominare il centrocampo c'è il "cervello" della banda, Doc Solmi, e , nel duro ruolo di falegname accanto a me, il buon Rossano , una sorta di Giulian Ross in versione “tignosità sarda” . AI lati , il colombiano Jonny e il siberiano Ferrarese , angoli di mondo distantissimi che son chiamati a dare ritmi uniformi alla corazzata precaria e poi l’ estro di quei due li davanti lo scugnizzo Gennariello  e Ale Perros con la tecnica la velocità, il dribbling… che bella banda che abbiamo tirato su! Evidentemente nonostante i play off  appena sfiorati l’anno passato,  siamo riusciti a funzionare bene, a creare immaginario, ad essere attrattivi e non è un caso che l’ annata si sia chiusa con la vittoria della campagna gioco anch’io(http://www.sportallarovescia.it ), coi dirigenti Sanpre a parlare con Cecile di integrazione , sport, antirazzismo….Max e Marchetto a Montecitorio….allora era vero! “un altro mondo è possibile”.


Ma questa è storia passata , il futuro è ignoto e ancora tutto da costruire e per l’ occasione assume il volto d’una una squadra di giovincelli , le nuove leve del calcio , educate alla tecnica ed al gioco palla a terra, con i polmoni ancora abbastanza vergini da reggere gli immensi spazi dell’ appiani. E poi c’è lui, il 23 uomo in campo, uno contro tutti. Solamente qualche brufolo sul muso a tenergli compagnia, due cartellini in tasca ed un po’ di timidezza, e come non capirlo. 
Il primo tempo è tutto gioco .10 minuti loro, 10 minuti noi. La palla rotola leggera da un versate all’ altro, la partita è divertente e ben giocata. Al 15’ il 9 avversario , che si lascia cadere ad ogni colpo di vento, dribbla un paio di uomini e tira a lato di poco. Si riparte e speculare il nostro Perro supera 3 avversari e sventaglia sfiorando il palo. Poco dopo Gennariello si ritrova solo sulla destra,  passo e contro passo, cross deviato calcio d’ angolo. Al 25’ mi accorgo che praticamente il gioco non s’è mai fermato , non ho nemmeno avuto il tempo di bere un goccio d’ acqua per provare a ridar vita alla ruvida moquette che mi ritrovo al posto della lingua. Segnali di stanchezza , di una partita intensa , in cui si fraseggia molto ma non si creano veri e propri pericoli. Ne di qua, ne di la. Intanto spuntano i primi colpi proibiti ma prima che degenerino l’ egregio fischia la fine!

Spogliatoio amato spogliatoio! corpi distesi a terra nella speranza che il karma regali un po’ di forza. Acqua in testa , acqua in gola, acqua sulle gambe. 10 profondi respiri e il quarto d’ora è già passato . Si ritorna in campo.

Siamo tutti molto più stanchi e si vede. I primi venti minuti li passiamo a menarci e chiacchierare nervosamente con l’ egregio. Manca l ossigeno , il nervosismo sostituisce il gioco , le posizioni in campo perdono la logica e ci si ritrova a vagare come 22 affamate capre al pascolo. Al 20'  impatto fra Jonny e il portiere avversario, il colpo sembra un petardo…bum! ma le ossa resistono, proseguono entrambi.  25’ perdiamo palla a centro campo, cross dell’11 in area, sior marchese spizza e la palla si infrange sul nostro palo . Sguardo complice con il portiere Antonio  quasi a dirsi” tranquillo che era tutto calcolato”.  Piano piano veniamo fuori noi , giochiamo nella loro meta campo per gli ultimi minuti  ma ci manca lucidità , un poco di freschezza. L’ ultima emozione è una bomba di Ross sventata con volo di farfalla dal n 1 avversario . La partita si chiude a reti inviolate e per oggi va bene cosi anche considerando che nella nostra ormai secolare storia calcistica, abbiamo vinto solo un anno all’ esordio. Era la stagione di D’addio e di partite non ne abbiamo vinte più fino a fine campionato. “ chi ama il calcio odia il razzismo” cantano i supporter applauditi dal campo e coi cori , coi colori e l ‘ironia ci riaccompagnano nella tana .Doccia tiepida. A fatica si ritorna umani...

Ci si ritrova tutti al terzo tempo a spazzolare quel poco cibo che s’è salvato dalla fame atavica dei supporter. Birette , chiacchiere e complimenti sostituiscono calcioni e gomitate. Si sta bene come sempre alla casa dei precari ed è solo l’inizio del viaggio!
Mercoledì appuntamento infrasettimanale per la nostra “champions league” a Ronchi e poi Domenica la seconda di campionato a Vigonza. In campo prima di tutto e sempre contro ogni discriminazione, per divertire e divertirsi.


                   
 Ama lo sport odia il razzismo e forza saNpre!





scritto da : uarbo

Nessun commento:

Posta un commento