
Anche in campo ci portiamo dietro grandi aspettative. Abbiamo fame di punti , così, calzati i parastinchi e le bucate braghette granata, affrontiamo il riscaldamento e senza nemmeno accorgercene ci ritroviamo schierati. Si comincia! Non avendo nemmeno una punta a disposizione mister Max opta per uno Spallettiano 4 5 1 all’insegna del gioco palla a terra e degli
inserimenti da dietro. Taaac! La squadra risponde bene, fa girar palla, e verso
il 30’ , dopo una mischia su calcio d’angolo, trova il vantaggio con il brasiliano Eder Da
lima, che, come spesso succede, si fa trovare al posto giusto al momento
giusto! Purtroppo, invece di insistere, ci sediamo comodamente sul misero
vantaggio e cominciamo a subire la pressione avversaria che trova i suoi frutti
al 40’. Fallo al limite dell’area e punizione a girare del 10 che s’infila sotto
l’incrocio. Il primo si chiude 1 a 1 !
Quando usciamo dagli spogliatoi le due tifoserie si sono
unite in un unico agglomerato multiculturale e multidialettale….pure i cori si
fondono in un incredibile testimonianza artistica, omaggio a quella bellezza semplice custodita
fra gli schemi del calcio giocato. Mi viene voglia di uscire e gettarmi dentro
la festa, ma la fascia che porto al braccio mi lega ad alcune responsabilità
che piombano dentro l’immaginazione accompagnate dal fischio arbitrale. Sveglia! Il secondo è
cominciato!
La partita è fisica, combattuta. Loro ci provano a lanci e spizzate ma la nostra
difesa sventa i pericoli e quando buca Andreone si fa trovare pronto! Saranno
le due grappe con cui ha deciso di sostituire il riscaldamento? Probabile!
Dopo qualche minuto, troviamo la quadratura gestendo bene
gli spazi ed imponendo il nostro gioco . Intanto le tribune
ritornano a scaldarsi, Bertolino, Zenzi , Fac , Zuzzu , Marchetto ed il resto della banda cominciano a cantare e non si fermano
più. I cori raggiungono i corpi in campo e colorano gli sguardi di quella foga rabbiosa e piena di desiderio tipica della
trance agonistica. …fra un fallo , uno scambio di insulti ed una bella giocata ci
proponiamo più volte davanti al portiere avversario ma sciupiamo le occasioni
una dopo l’altra……Il 45’ ci coglie ancora sull’ 1 a 1. L’egregio alza la mano
indicando 3' di recupero e la punizione che ci apprestiamo a battere
dalla tre quarti ha l’aria dell’ultima spiaggia.…..presente quando come nei
film il tempo si ferma e riesci a cogliere come per magia che cosa sta per
succedere? in quell’istante , al 45’ inoltrato , c’è odore di gol….lo sento nell’ aria
e già mi vedo la cascata in gradinata, i corpi in ammucchiata selvaggia nel
fango e nel granata. Mi perdo ad immaginare, sguardo smarrito e sorriso
autistico ,camminando su e già per l’area di rigore, quando di nuovo vengo svegliato dal fischio arbitrale! La punizione è stato battuta, intercettata
, rinviata lontano, l’arbitro ha stretto le chiappe e fischiato la fine. 1 a 1.
Niente gol vittoria in zona Cesarini ,ma che ce frega, oggi siamo felici lo
stesso!
Cori di saluto, spogliatoi e docce bollenti ci conducono dritti dritti al terzo tempo…Cerco un palo su cui scaricare la stanchezza. Quello di fianco al bar è sicuramente il più adeguato.. allungo le mani free
glutine qua e la chiacchierando con due attempati supporter della Saccisica che mi
raccontano ,in aneddoti ,il disagio spinto dell’Appiani - anni 80. Un altro mondo!…Quando il mix fra biascico alcolico e dialetto stretto
diviene incomprensibile, mi allontano dai miei eloquenti amici. Ho bisogno di
un bicchiere, un bel ciccone e uno scalino dove posare il mio culo sfinito.
Conquisto una dopo l’altra le tre tappe poi mi fermo a guardare…Loro si son
fermati tutti. In alto sventola lo striscione sullo Sciopero della Logistica
del 22, la sanpre parteciperà come sempre. Gli ultimi fumi dell’ultima torcia
segnalano la chiusura di giornata imminente, ma la musica batte ancora forte . Fa da cornice a chiacchiere serene, a timidi complimenti fra avversari che fino a poco prima si stavano menando in campo…al di là del colore delle maglie siamo tutti allupati
allo stesso modo e spazzoliamo la tavola imbandita in meno di 5 minuti. Su
tutti i volti colgo lo stesso sorriso appagato, quello di chi si sente a casa.
Che bel quadro che ho davanti agli occhi, mi ci perdo dentro in pace e stavolta
nessun fischio arbitrale mi può svegliare perché questa non è immaginazione ma
la nostra vivida, anomala , sporca realtà.
Forza sanpre!
di : Stefano Carbone
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