Quant’è dura far uscire da questo foglio bianco la sintesi
di una batosta, il resoconto del goffo infrangersi delle nostre aspettative
contro lo scoglio duro del Due Stelle: avversario brillante, energico,
organizzato che non a caso occupa il primo posto in classifica… La giornata si
apre con le parole che condividiamo in spogliatoio, tese a frantumare preventivamente
quella sorta di timore reverenziale che proviamo contro le prime in classifica:
“dai tosi ”,cito “non importa se perdiamo, l’importante è che giochiamo senza
paura, poi va bene tutto, possiamo anche pigliarci sei palloni….” Parole
profetiche, e chi l’avrebbe mai detto, sei palloni ce li siamo pigliati
davvero! E vai di pronostici azzeccati!
La partita si disputa, tanto per cambiare, su un campo
pesantissimo e noi ci arriviamo stanchi per la settimana lunga che passa per i sit-in anti sfratti, la
riapertura della mitica Ciclofficina ed una serie interminabile di serate fra
compleanni e raccolte fondi …ci arriviamo pure contati perché mannaggia a chi
ci vuole male, un’intera squadra con panchina annessa è fuori gioco, vuoi per
infortuni , vuoi per squalifiche, vuoi perché di sti tempi ci si smarrisce facilmente
fra un sentiero e l’altro.
Mister Max prova ad
organizzare una trama unitaria con i frammenti rimasti a disposizione e ne vien
fuori una formazione inedita ma capace di reggere……almeno per un tempo. Si perché
il mitico Giacomone che sostituisce
Andrea, a difesa della sacra porta, sventa con ottimi interventi i reiterati
tentativi avversari e quando non c’è lui , ad aiutarci ci sono palo e
traversa….”san precarioooo!”…la difesa regge pur soffrendo molto. Il guerriero
Bruno segue il dieci come una fidanzata paranoica e da centrocampo in sù ,
nonostante un gioco “povero”, proviamo a sfruttare in ripartenza gli spazi dell‘Appiani
lanciando gli attaccanti , Samuel ed il debuttante Biagio, verso l’infinito ed
un oltre a cui non giungeranno mai. I supporter fanno il resto tenendo banco per un intero
tempo e colorando di torce , cori e folklore, la resistenza in campo…purtroppo
poco prima della fine del tempo il vivace n’9 avversario si lascia cadere in
area e l’egregio di giornata dissolve ogni ragionevole dubbio stringendo le
labbra e fischiando il rigore.….dagli undici metri non ricordo chi tira ma ricordo
che segna…il primo si chiude 1 a 0 per loro.
Silenzio in spogliatoio…la sofferenza è nell’ aria, il the caldo
è annacquato ma nemmeno due chili di zucchero in più basterebbero a ripigliare
i nostri corpi stremati. Un eventuale visionario ci avrebbe sicuramente
consigliato di fare capannello fuori dallo spogliatoio dell’egregio intonando
:” sospendiamo la partita sospendiamo la partitaaaa!” Ma visionari in squadra
non ne abbiamo, cosi torniamo in campo ignari, portandoci dietro le poche forze
psico-fisiche rimaste…
Con il fischio arbitrale non comincia il secondo tempo ma un
incubo! Dopo 5 minuti siamo sotto 3 a 0 . Proviamo a farci forza ma non
riusciamo ad uscirne…la sensazione è quella di essere in balia di una tempesta,
ci si urla “coraggio precari” ma l’acqua entra sulla nave da tutte le parti! Dai
lati , dal centro , sembra pure da sopra! Al 4 gol intorno al 20’ la speranza
abbandona la ciurma come Schettino con la costa crociere . Rimane solo un pò de
core a muovere le gambe. Un pò di orgoglio a mantener lo sguardo alto. Ma loro
son forti amici, onore al merito, tanto da farcene altri due. I gol più o meno
sono tutti uguali, superiorità numerica sulle fasce, difesa in contro tempo, rasoterra
verso il taglio degli attaccanti e pallonetto da 10 e lode sopra le braccia di
Giacomone in uscita!
Sul sei a zero il mare si placa. Il gol di pinturicchio Galtarossa
, spettacolare pallonetto dalla tre/quarti è come un raggio di sole che si fa
spazio fra le nuvole scure, quasi a dirci : “non disperare precario, la
battaglia è perduta ma c’è ancora vita e pure molta strada da percorrere” . L’
importante è ricominciare lì dove avevamo lasciato! Dal terzo tempo, dal
brindisi per gli auguri ad Eder, Ghiro, Marchetto, dal martedi che non si vede
il Milan in Champions perché c’è allenamento, e poi Mercoledi con il
cicloapertivo verso la carovana in Tunisia ed ancora Giovedì , Venerdi , Sabato
e poi come ogni maledetta domenica di
nuovo all’Appiani contro la Saccisica.
Ricominciare dalla Sanpre insomma, dalla nostra reazione! Perché
poi, come dopo che si prendono le botte, se non si reagisce si va in
paranoia e noi , cari precari, abbiamo la fortuna di poter reagire assieme,
rimettendoci a testa bassa a lavorare dentro il bel gruppo che abbiamo creato,
un gruppo che non ha ossessioni, ma solo desideri…. abbiamo la fortuna di poter
leggere con ironia cadute persino così sonanti, e continuare con il sorriso il nostro processo
di maturazione. Precario è una comunità sana , positiva, antirazzista e noi siamo chiamati a godercela con impegno,
ossia semplicemente ad esserne all’ altezza.
Ama lo sport odia il razzismo e forza Sanpre!
di : S. Carbone
di : S. Carbone
Nessun commento:
Posta un commento