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martedì 12 marzo 2013

SAN PRECARIO 1 - DUE STELLE 6


Quant’è dura far uscire da questo foglio bianco la sintesi di una batosta, il resoconto del goffo infrangersi delle nostre aspettative contro lo scoglio duro del Due Stelle: avversario brillante, energico, organizzato che non a caso occupa il primo posto in classifica… La giornata si apre con le parole che condividiamo in spogliatoio, tese a frantumare preventivamente quella sorta di timore reverenziale che proviamo contro le prime in classifica: “dai tosi ”,cito “non importa se perdiamo, l’importante è che giochiamo senza paura, poi va bene tutto, possiamo anche pigliarci sei palloni….” Parole profetiche, e chi l’avrebbe mai detto, sei palloni ce li siamo pigliati davvero! E vai di pronostici azzeccati!


La partita si disputa, tanto per cambiare, su un campo pesantissimo e noi ci arriviamo stanchi per la settimana  lunga che passa per i sit-in anti sfratti, la riapertura della mitica Ciclofficina ed una serie interminabile di serate fra compleanni e raccolte fondi …ci arriviamo pure contati perché mannaggia a chi ci vuole male, un’intera squadra con panchina annessa è fuori gioco, vuoi per infortuni , vuoi per squalifiche, vuoi perché di sti tempi ci si smarrisce facilmente fra un  sentiero e l’altro.

Mister Max prova ad organizzare una trama unitaria con i frammenti rimasti a disposizione e ne vien fuori una formazione inedita ma capace di reggere……almeno per un tempo.  Si perché  il mitico Giacomone  che sostituisce Andrea, a difesa della sacra porta, sventa con ottimi interventi i reiterati tentativi avversari e quando non c’è lui , ad aiutarci ci sono palo e traversa….”san precarioooo!”…la difesa regge pur soffrendo molto. Il guerriero Bruno segue il dieci come una fidanzata paranoica e da centrocampo in sù , nonostante un gioco “povero”, proviamo a sfruttare in ripartenza gli spazi dell‘Appiani lanciando gli attaccanti , Samuel ed il debuttante Biagio, verso l’infinito ed un oltre a cui non giungeranno mai. I supporter  fanno il resto tenendo banco per un intero tempo e colorando di torce , cori e folklore, la resistenza in campo…purtroppo poco prima della fine del tempo il vivace n’9 avversario si lascia cadere in area e l’egregio di giornata dissolve ogni ragionevole dubbio stringendo le labbra e fischiando il rigore.….dagli  undici metri non ricordo chi tira ma ricordo che segna…il primo si chiude 1 a 0 per loro.

Silenzio in spogliatoio…la sofferenza è nell’ aria, il the caldo è annacquato ma nemmeno due chili di zucchero in più basterebbero a ripigliare i nostri corpi stremati. Un eventuale visionario ci avrebbe sicuramente consigliato di fare capannello fuori dallo spogliatoio dell’egregio intonando :” sospendiamo la partita sospendiamo la partitaaaa!” Ma visionari in squadra non ne abbiamo, cosi torniamo in campo ignari, portandoci dietro le poche forze psico-fisiche rimaste…

Con il fischio arbitrale non comincia il secondo tempo ma un incubo! Dopo 5 minuti siamo sotto 3 a 0 . Proviamo a farci forza ma non riusciamo ad uscirne…la sensazione è quella di essere in balia di una tempesta, ci si urla “coraggio precari” ma l’acqua entra sulla nave da tutte le parti! Dai lati , dal centro , sembra pure da sopra! Al 4 gol intorno al 20’ la speranza abbandona la ciurma come Schettino con la costa crociere . Rimane solo un pò de core a muovere le gambe. Un pò di orgoglio a mantener lo sguardo alto. Ma loro son forti amici, onore al merito, tanto da farcene altri due. I gol più o meno sono tutti uguali, superiorità numerica  sulle fasce, difesa in contro tempo, rasoterra verso il taglio degli attaccanti e pallonetto da 10 e lode sopra le braccia di Giacomone in uscita!

Sul sei a zero il mare si placa. Il gol di pinturicchio Galtarossa , spettacolare pallonetto dalla tre/quarti è come un raggio di sole che si fa spazio fra le nuvole scure, quasi a dirci : “non disperare precario, la battaglia è perduta ma c’è ancora vita e pure molta strada da percorrere” . L’ importante è ricominciare lì dove avevamo lasciato! Dal terzo tempo, dal brindisi per gli auguri ad Eder, Ghiro, Marchetto, dal martedi che non si vede il Milan in Champions perché c’è allenamento, e poi Mercoledi con il cicloapertivo verso la carovana in Tunisia ed ancora Giovedì , Venerdi , Sabato e poi  come ogni maledetta domenica di nuovo all’Appiani contro la Saccisica.

Ricominciare dalla Sanpre insomma, dalla nostra reazione!  Perché  poi, come dopo che si prendono le botte, se non si reagisce si va in paranoia e noi , cari precari, abbiamo la fortuna di poter reagire assieme, rimettendoci a testa bassa a lavorare dentro il bel gruppo che abbiamo creato, un gruppo che non ha ossessioni, ma solo desideri…. abbiamo la fortuna di poter leggere con ironia cadute persino così sonanti,  e continuare con il sorriso il nostro processo di maturazione. Precario è una comunità sana , positiva, antirazzista  e noi siamo chiamati a godercela con impegno, ossia semplicemente ad esserne all’ altezza. 

Ama lo sport odia il razzismo e forza Sanpre!



di : S. Carbone

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