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lunedì 4 febbraio 2013

SAN PRECARIO 2 - VIGOROVEA 0


Piove da circa una cinquantina di ore…piove sui migliaia in corteo a Treviso dopo lo sgombero dello Ztl, piove dentro la testa di Gentilini(una pioggia quanto mai acida). Piove su Padova  e non accenna a smettere come l’ inverno che dura sempre uguale, ma quest’anno sembra duri di più. E’ che oggi a nessuno è concesso quel letargo che saggiamente molte bestie scelgono, tornando ad aprir gli occhi in primavera. Tempi incerti i nostri, che van sfidati in una battaglia quotidiana, per mantenere una prospettiva aperta sui propri obiettivi ed  il sogno d'un futuro degno, stimolante e vivo. 

Cosi, questa domenica ci svegliamo tutti “presto” pronti a sfidare le intemperie , trovando ad attenderci fuori dalle persiane, una sorpresa quanto mai  gradita: il sole! ospite raro, ma sempre portatore di buone novelle.
Io di mio mi alzo frastornato. In tutti i modi provo a ripigliarmi : abluzioni gelate ai piedi da hobbit, acqua in faccia, caffè a ripetizione , due mistici puccetti, happy music…..niente! e che ci posso fare?! Fortuna ad attendermi al campo ci sono i compagni, con i loro sorrisi oramai familiari; fortuna ci sono i supporter, che riempiono le tribune del mitico Appiani, pronti a sostenere la squadra per la 2 di ritorno. San Precario -  Vigorovea.

Alle 15 siamo schierati, osserviamo un minuto di raccoglimento per l esonero di mister Zeman, e poi via, si comincia. Loro son fedeli al catenaccio e lancio lungo, con un 9 davanti che è alto circa 2 metri ed un 10 talentuoso che gli ruota attorno, ma il pallino del gioco è  nostro. Conquistiamo il dominio a centrocampo, giochiamo bene , ma con lentezza e poca intensità e dunque, nonostante le occasioni, non sblocchiamo il risultato.
La calma è sicuramente la virtù dei forti…… ma fino a un certo punto! c’è un momento in cui deve lasciar posto alla furia se no alla lunga ci si inculano tutti. E’ questo il succo del messaggio che Mister Max  comunica  fra un tempo e l altro, in un modo un po burbero, ma efficace… e la sua voce , che sfiora i 150 decibel ,  risuona nelle orecchie come una sveglia.

Rientriamo in campo con un piglio diverso, più cattivi, più grintosi. Pure sugli spalti l' aria cambia, cominciano i cori e quell’ energia che quando ci raggiunge ci spinge avanti, oltre i limiti delle nostre forze.  Sono queste le premesse al  gol , che, devo ammetterlo, non ricordo con molta lucidità perchè, nonostante siano oramai le 16.00 , sono ancora immerso in un profondo stato confusionale.…tutto ciò che so è che dopo un gran disagio in area , la palla arriva sui piedi del mitico Eder, che trovandosi al posto giusto ed al momento giusto, sigla l 1-0  per noi. E forza Brasile!
Si riparte. Fragile reazione della Vigorovea, accompagnata da un pelo di timore precario, nel ricordo della scorsa partita all’ Appiani finita con un pareggio avversario al 95’…seguiamo lo stesso copione, mangiandoci tre gol già fatti, ma non appena la paura diviene concreta  , Samuel detto “la puteeenz”, stoppa palla sulla trequarti, vede il portiere fuori dai pali e lo infiocina con un pallonetto a rientrare da applausi. Il nero intenso della sua pelle scompare sotto il pallore della nostra, in un  ammucchiata dal sapore globale e dall'odore vivace.......Di li è tutto più semplice. Gestiamo la partita calcio contro calcio, in una lotta che conduciamo con decisione sino al fischio finale….Vogliamo sto 2 a 0 e ce lo mettiamo in saccoccia, sfatando finalmente il tabu Appiani.

Scambio di applausi coi mitici supporter , accompagniamo assieme il sole a tramontare intonando la nostra personale e gioiosa ninna nanna:

S.Antonio -  S.Precario…S.Antonio -  S.Precario…S.Antonio -  S.Precario  e la nebbia scenderà!!

Con 10 punti in 4 partite l' anomalia scala la classifica e si ritrova ad un passo dalla zona play-off ed è qui che comincia la sfida più difficile e più bella. Quando l obiettivo è a portata di mano e si è chiamati a trasformare la pressione in desiderio, l' ansia in coraggio...a superare i limiti di ognuno dentro quell' " assieme" che ci unisce e ci rende capaci di scrivere da soli la storia che vogliamo. L'importante è metterci testa, cuore, impegno...l attaccamento a sti colori e a sto progetto...e se poi alla fine non si riuscirà, nessun dramma ci seppellirà . Potremo dirci sorridendo " je ne regrette rien" domani è un altro giorno. Ma oggi è oggi e devo dirlo , mi siamo piaciuti, pigliamoci la libertà di crederci ed aprendo un poco gl' occhi c'accorgeremo d'essere cresciuti.....precario vegli su di noi! Avanti tutta!



di: S.Carbone









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