
Dopo aver
scontato le due giornate di squalifica che si son trasformate in un mese senza
partite causa riposi e sospensioni, si ritorna a disposizione della squadra e
nonostante rimpianga non poco il week-end“ profondamente” libero, la voglia di
giocare è tanta. La colgo nell’ansia della sera prima, nella strana lucidità in
cui mi mantengo domenica mattina. Riso pulpette e due pucci, caffettino ed
abluzioni in acqua fresca. Ore 12.30 chiavi in mano e borsa pronta, piazzo la
schedina al Jolly bar che ovviamente non vincerò e poi via per strade a caso
verso Lion con la musica a palla a contrastare il cielo grigio di sta domenica d'autunno.
Arriviamo al
campo alla spicciolata , la voglia di vincere sta nascosta dietro il torpore ancora
vivo degli sguardi ma piano piano le chiacchiere lasciano il posto alla concentrazione
pre - partita . Tutto ciò che ci circonda passa in secondo piano, rimangono
solo gl’ avversari, i compagni ed il granata delle maglie che indossiamo…e nel
silenzio che accompagna il riscaldamento
quella voglia viene fuori nella forma d’una tensione che bisogna ben
gestire .
Si comincia
Il Lion sembra squadra solida, ma noi
ci troviamo a nostro agio fra le trame
del gioco che proponiamo e superiamo indenni la zona precario, al 5’
minuto non abbiamo ancora preso gol, è un buon segnale. La linea difensiva è
impeccabile, Pippo la guida con l’
autorità conferitagli dal suo pizzetto e la tranquillità di uno che ha appena
finito di leggere “ il tenente spritz” . Di fianco a lui Leo, che da quando la
domenica mangia leggero non sbaglia il tempo di un intervento ed i guerrieri delle
due Sicilie : Seba e Bruno. A centrocampo Eder e lo zio
Stefano toccano infinità di palloni, Lippe e Ferra
stantuffano sulle fasce e davanti io e Giorgio ci divertiamo come quando ci
si trova a ballare assieme, pur prendendo qualche calcio in più. Al 16’ Andreone sventa con ottima
uscita una palla gol del 10 avversario; al 25’ prendo un colpo all’imbocco dello
stomaco e rialzandomi non ci vedo più, sembra d’essere imbriaco. Al 30’ filtrante in area e per un pelo il siberiano
Ferrarese non ci caccia la zampata. Il primo tempo fila via liscio, la
sensazione è buona.
Rientriamo e
ricominciamo a macinare gioco , pressiamo, attacchiamo, ci rendiam pericolosi
in più occasioni fino a che, al 10’, Giorgio gol si trova da solo davanti
al portiere, lo dribbla con passo felpato e quello lo attera da ultimo uomo
compromettendone fra l’altro gli attributi. Fortuna ne ha parecchi e Kati
confermerà in serata : funzionano ancora! Comunque la regola del rigore più espulsione,
oggi che ci favorisce, appare un po’ meno una cazzata. Ci ritroviamo sopra di
un uomo e di un gol perché Eder realizza il rigore spiazzando
il portiere con “finta du Brasil”. Teniamo il risultato fino al 30’
quando Gibbo , appena entrato , scatta sul filo del fuori gioco ,
riceve palla e brucia il portiere con la freddezza di un veterano. Si gira e
sembra dire al mondo : Che cazzo vuoi!?” ; la squadra lo sommerge, 2 a 0
per noi!
La partita appare chiusa ma manteniamo
l’attenzione. Un po di tensione quando il 10 avversario intima al guerriero Bruno
di parlar in italiano e non nel suo fantastico dialetto. Scambio di nobili
insulti e qualche bestemmia impunita, ma
decidiamo di non cadere in provocazioni. Rispondiam sul campo lottando fino
all’ultimo minuto e quando il triplice fischio arriva , la gioia ci premia. La
squadra unita a Pres. e mister max, va a pigliarsi gli applausi dei supporter
e dentro lo spogliatoio cominciamo a cantare ;” san Precarrriiiioooo!!!!sempre
carico!!!!!” Abbracci ed anime appagate con il pisello in mano sotto
la doccia , fan da cornice ai tre punti che
ci mettiamo in saccoccia.
E quanto son
belli tre punti conquistati al Precario. Perché alla fine non giochiamo per un
patronato, per qualche soldo bucato e nemmeno solo per noi stessi. La Sanpre è
un progetto. I nostri corpi che combattono in campo stanno alle nostre menti
che sognano fuori dal campo e quando si vince si vince per tutti e si dimostra
che l’anomalia può essere più forte del
calcio conforme .…Avanti quindi col vento in poppa e la fame sempre viva, in
attesa del prossimo “Choosy party” e della prossima vittoria!....Perchè il Precario è la squadra che amiamo ,di
tuto il resto sinceramente ce ne fregamo!
Nessun commento:
Posta un commento