E’
un intensa settimana quella che conduce i precari all’appiani per
la 5 giornata di campionato . Si apre martedì con l’occupazione
dell’ex Cinema Mignon in disuso oramai da anni ,
rinominato, per l’occasione, la Huelga! E bello
riaccendere le luci, levare la polvere dai muri , guardare un posto
condannato che riprende vita attraverso i propri sforzi. E’ bello
vedere in quanti rispondono all’iniziativa partecipando agli
spettacoli, ai film, alle assemblee ; e bello partire da lì
Mercoledì, per prender parte alla giornata di sciopero europeo
con un corteo numeroso, vivace, determinato che attraversa tutta la
città ed è respinto solo in stazione con una decisa
carica della forze dell’ordine. Ed al di là delle
ricostruzioni dei giornali , che analizzano una giornata di fuochi
europei con lo stesso spessore storico-politico con cui si descrive
una rissa al bar, il segnale che alla fine ne risulta è importante
per tutti quelli che ancora non vogliono rassegnarsi al corso degli
eventi e provano a conquistarsi giorno dopo giorno un avvenire
diverso.
Lo
sport come lo concepisce la SanPre rientra a vario
titolo nel sogno di questo avvenire : non è la valvola di sfogo di
una società frustrata ma semmai punto di partenza e di ritrovo, di
progetto e partecipazione. E non è un caso se proprio questa
domenica, il mitico Appiani è vivo come non lo si
vedeva da tempo, colorato di granata e di sorrisi e pronto a
sostenere i tusi che alle 14.30 scendono in campo contro il
San Fidenzio.
Mister
Max schiera una squadra solida, ma non riesce ad evitare il
gol a cui siamo affezionati, che arriva puntuale in zona
precario , quei 5 minuti di ritardo accademico con cui
entriamo in campo , che in partita non vengono perdonati come
succedeva talvolta a scuola. Apriamo gl’occhi al 3’
minuto e siam sotto di uno, ma ci siamo abituati e
cominciamo a macinare gioco. Sugli spalti ci si diverte, l’Appiani
è spettacolare, in certi momenti diventa gigantesco e lascia spazio
a continui ribaltamenti di fronte . Le occasioni fioccano come in una
specie di gioco alla Zeman, ma in versione “ignorance”,
nel senso che spesso si arriva davanti alla porta sfiniti ed invece
di bucare il portiere ci si frantuma al suolo. Solo per questo il
primo tempo si chiude 1 a 0
Quando
il secondo si riapre gli spalti son già caldi. Al 5’
minuto i primi due fumogeni accendono la miccia. Al 10’
cominciamo a cantare e non ci fermiamo più . Al 15 fischiato fuori
gioco che non c’è , dalla tribuna si leva il coro: “opinabileee!
Opinabile! Opinabile!”.......qualcuno spiegherà poi all’arbitro
cosa significa. Al 20 stiamo ancora gridando come folli e l’addome
comincia a far male, l ‘ossigeno a mancare . Bertolino
in trance domenicale si mette a saltare come una molla , Dennis
urla e agita le braccia come se stesse prendendo fuoco e la struttura
dell’Appiani diventa un gran tamburo che accompagna i cori e
li conduce in campo, lì dove la squadra li coglie; lì dove la
squadra risponde, si carica, aggredisce ci crede……….e quando
alla fine manca una manciata di minuti ed il frastuono è divenuto
incontenibile , arriva il tanto invocato Gol e lo
stadio esplode! Lo segna il mitico Lippe , appena
entrato , con un diagonale dalla destra. Dopo 5 minuti , al 92’,
sfioriamo il secondo per un soffio! Disagio spinto in
tribuna , quasi non si sente il triplice fischio,
ancora cori ed applausi sonanti, finisce 1 a 1 per noi!
Un
risultato parziale conquistato così vale oggi come una vittoria. II
loro presidente sorride: “felice di aver incontrato un po’ di
vita e non la solita nebbia” , almeno così ci dice. E noi
rispondiamo al suo con i nostri sorrisi , pieni di voglia e di sogni
.Accogliamo supporter e giocatori avversari al terzo tempo ; si
mangia e si beve assieme coccolati da un clima disteso, di festa,
così ci piace! e così continuiamo fino a che alle 6 il sole
tramonta e chiude con il buio pesto della domenica sera , una
settimana che valeva la pena affrontare. Forza SanPre !
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