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martedì 4 dicembre 2012

SAN PRECARIO 0 - SAN LORENZO 2


Stamattina niente abluzioni, il freddo è abbastanza intenso di per sé , la brezza che accompagna il caffè e cicca del risveglio mi permette di liberarmi dai residui tossici del sabato sera in un colpo solo, li vedo scomparire  nel vortice dello sciacquone . Ancora seduto apro gl ‘occhi, è Domenica e l’Appiani attende la 7’ di campionato : San precario - San Lorenzo. Quando giungo allo stadio sono già tutti li: loro, un armata organizzata di venti persone in nero  più dirigenti e simpatizzanti al seguito e noi che a guardarci sembriamo dodici naufraghi , uniti dal sogno di diventar pirati e conquistare con azione furtiva la posta in gioco : 3 punti contro i primi in classifica.


Quando l’arbitro fischia l’inizio praticamente è già buio  , nemmeno il tempo di pensare : “ inverno padovano – mon amour” e Michelino Friso, il 9 avversario , rientra dalla destra superando il nostro terzino e fa partire un sinistro che si infila nei pressi del primo palo. Mannaggia a noi la zona precario! Son passati 5 minuti e siam sotto di uno , ma stavolta non reagiamo istantaneamente come al solito, davanti abbiamo quella che sembra essere una vera squadra di calcio! Il san Lorenzo si adatta bene agli spazi e fa girare palla con facilità costringendo tutti quanti ad una corsa frustrante e costantemente inefficace. Praticamente il possesso è tutto loro a parte qualche fugace contropiede , una sgaloppata,  un paio di docili  cross.. mi accorgo che alle volte l’unica cosa che si può fare è resistere , lottare tutti assieme, e lo facciamo fino al 40’ quando l’arbitro ci fischia contro un rigore per lo meno generoso. Guardiamo la palla sul dischetto con rassegnazione  ed urliamo come se avessimo fatto gol quando il dieci avversario la spara sopra la traversa. (Pirlo fa sempre scuola). Il primo tempo finisce così e a dir la verità, al di là del loro dominio , non è che il mitico Andreone si sia sporcato più di tanto le mani.

Il secondo si apre accompagnato dalla pioggia che diviene gelida al 10’ quando , su corner avversario , la palla sfiorata da stinchi amici finisce nella nostra porta! 2 a 0 per loro. Si rischia il tracollo? No! Ma ci vuole una scossa , e giunge inaspettata 5 minuti più tardi quando il gioco è interrotto per l’invasione di campo di un supporter……. : è Kira che cavalca con agilità entusiasmante il fango su cui stiamo lottando e quando si accorge che i 22 attorno a lei stan provando a catturarla non riesce a controllare il suo arousal  che sale a mille. “ Che fantastico gioco” sembra pensare mentre ci irride balzandoci affianco e sfrecciandoci sotto le gambe. I colori delle maglie si mischiano nella caccia e solo dopo un paio di minuti di commedia all’italiana usiamo il trucco della palla : “ Kiraaaa Che cosa c’ho qua!????!!! La palla!!!!?????  E dove te la tiro!???Fuori dal campo! E lei segue, bravo cane!

Si riprende e motivati da quel po’ di primavera che la gioia della cagnetta ha portato in campo cominciamo finalmente a  giocare pure noi pressando alto sui loro terzini, rubando palla e proponendo azioni offensive, corner e pure qualche tiro in porta. La pressione cresce , sembra l’aria giusta , sembra si possa fare. 80’ contropiede precario , palla a Gennaro sulla destra, dribbla l’uomo e bomba in porta, la sfera sfugge viscida dalle mani del portiere, la vedo, la preda, rotola a pochi passi da me,  mi getto , impatto ……goal!.....nooo! Vedo la parabola del pallone superare la traversa lentamente, come in una delle visioni di Holly e Benji . Gli improperi che sussurro non son sufficienti ad esorcizzare l’angoscia del gol che sbaglio praticamente dentro la porta. Sprofondo nel fango. Eder mi tira su .Mi consolo pensando a Robinho e mi carico sulle spalle il peso di questo debito che contraggo con i miei cari compagni  fuggendo dentro il desiderio di ripagarlo al più presto. Purtroppo non oggi , perché quando il buio confonde i colori delle maglie, l’arbitro fischia la fine senza recupero. 2 a 0 per loro. Doccia calda e terzo tempo.


Tutto sommato usciamo a testa alta riconoscendo i meriti degl’ avversari , a mio parere la milgior squadra sinora incontrata e  provando ad accettare la sconfitta che certo, come ogni sconfitta è amara, ma va digerita nello stomaco comune della squadra, per imparare , per crescere assieme. Nulla è compromesso e certo c’è da lavorare, ma tempo e mezzi non mancano e quindi come sempre maniche in alto con la fame negli occhi, il desiderio nel cuore ed i colori di sta maglia appiccicati al corpo… attendendo che cenerentola diventi matura , capace di irridere la mezzanotte, di superare i propri limiti e di vincere anche le battaglie più difficili. Intanto grazie ai numerosi supporter che sfidano il gelo e Appuntamento a Giovedì per il recupero contro il Due stelle e poi Domenica a San Michele. Forza Sanpre avanti tutta!

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