
Quando l’arbitro fischia l’inizio praticamente è già
buio , nemmeno il tempo di pensare : “
inverno padovano – mon amour” e Michelino Friso, il 9 avversario , rientra
dalla destra superando il nostro terzino e fa partire un sinistro che si infila
nei pressi del primo palo. Mannaggia a noi la zona precario! Son passati 5
minuti e siam sotto di uno , ma stavolta non reagiamo istantaneamente come al
solito, davanti abbiamo quella che sembra essere una vera squadra di calcio! Il
san Lorenzo si adatta bene agli spazi e fa girare palla con facilità
costringendo tutti quanti ad una corsa frustrante e costantemente inefficace.
Praticamente il possesso è tutto loro a parte qualche fugace contropiede , una
sgaloppata, un paio di docili cross.. mi accorgo che alle volte l’unica
cosa che si può fare è resistere , lottare tutti assieme, e lo facciamo fino al
40’ quando l’arbitro ci fischia contro un rigore per lo meno generoso.
Guardiamo la palla sul dischetto con rassegnazione ed urliamo come se avessimo fatto gol quando
il dieci avversario la spara sopra la traversa. (Pirlo fa sempre scuola). Il primo
tempo finisce così e a dir la verità, al di là del loro dominio , non è che il
mitico Andreone si sia sporcato più di tanto le mani.
Il secondo si apre accompagnato dalla pioggia che diviene
gelida al 10’ quando , su corner avversario , la palla sfiorata da stinchi amici
finisce nella nostra porta! 2 a 0 per loro. Si rischia il tracollo? No! Ma ci
vuole una scossa , e giunge inaspettata 5 minuti più tardi quando il gioco è
interrotto per l’invasione di campo di un supporter……. : è Kira che cavalca con
agilità entusiasmante il fango su cui stiamo lottando e quando si accorge che i
22 attorno a lei stan provando a catturarla non riesce a controllare il suo arousal
che sale a mille. “ Che fantastico
gioco” sembra pensare mentre ci irride balzandoci affianco e sfrecciandoci
sotto le gambe. I colori delle maglie si mischiano nella caccia e solo dopo un
paio di minuti di commedia all’italiana usiamo il trucco della palla : “
Kiraaaa Che cosa c’ho qua!????!!! La palla!!!!????? E dove te la tiro!???Fuori dal campo! E lei
segue, bravo cane!
Si riprende e motivati da quel po’ di primavera che la gioia della cagnetta ha portato in campo cominciamo finalmente a giocare pure noi pressando alto sui loro terzini, rubando palla e proponendo azioni offensive, corner e pure qualche tiro in porta. La pressione cresce , sembra l’aria giusta , sembra si possa fare. 80’ contropiede precario , palla a Gennaro sulla destra, dribbla l’uomo e bomba in porta, la sfera sfugge viscida dalle mani del portiere, la vedo, la preda, rotola a pochi passi da me, mi getto , impatto ……goal!.....nooo! Vedo la parabola del pallone superare la traversa lentamente, come in una delle visioni di Holly e Benji . Gli improperi che sussurro non son sufficienti ad esorcizzare l’angoscia del gol che sbaglio praticamente dentro la porta. Sprofondo nel fango. Eder mi tira su .Mi consolo pensando a Robinho e mi carico sulle spalle il peso di questo debito che contraggo con i miei cari compagni fuggendo dentro il desiderio di ripagarlo al più presto. Purtroppo non oggi , perché quando il buio confonde i colori delle maglie, l’arbitro fischia la fine senza recupero. 2 a 0 per loro. Doccia calda e terzo tempo.
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