Martedì 12. Ore 21.45. Il consiglio regionale
guidato da Zaia e compagnia bella, sta bocciando l'emendamento sui cambiamenti
climatici e respingendo in tronco le iniziative su sostenibilità, riduzione
delle emissioni e (timida) riconversione ecologica. Due minuti dopo, con un
tempismo da cinematografia, l'aula del consiglio va sott'acqua per la prima
volta nella storia, inaugurando una settimana tragica dal punto di vista climatico.
Le immagini dell’acqua alta a Venezia fanno il giro del globo: maree ripetute che non si vedevano da due secoli. Si parla di un miliardo di danni. Passerelle dei politici con stivali alle ginocchia degne del miglior Fantozzi. A farsi fotografare sono
quelli che governano il veneto dalla notte dei tempi, quelli che hanno
inaugurato il MOSE una decina di anni fa, quelli che oggi lanciano accuse sparse ai i comitati del No, alla magistratura, alle mani del signore. Sotto
la loro faccia di bronzo puoi leggere una scritta luminosa: siamo colpevoli e non ce
ne frega un cazzo! Sono in buona compagnia. I loro colleghi sono sparsi senza soluzione
di continuità in tutta Italia.
Ad essere colpita dall'ondata di maltempo infatti non è solo Venezia,
ma l’intera penisola. Campania, Puglia, Calabria. In Trentino 60.000 persone
sono rimaste senza corrente elettrica. In Piemonte linee ferroviarie sospese. A
Matera la zona dei sassi è diventata un fiume in piena. "Da
inizio anno", dice la protezione civile, "si sono registrati 174 eventi
eccezionali che hanno causato danni incalcolabili e 30 morti".
Attendiamo la prossima dichiarazione
negazionista sul Climate Change. Attendiamo la prossima pioggia di milioni a
finanziare colate di cemento e consumo di suolo. Attendiamo l’ostruzionismo
sulla plastic tax, le mazzette e le tasche che si riempiono a sbafo dei tempi
che verranno o forse, a questo punto, che non verranno per niente.
Tutto questo per dire che contestualizzare è fondamentale.
Tutto questo
per dire che non c'è proprio più spazio per la litania del buon pastore né per il belare delle pecore che ancora lo stanno ad ascoltare.
Venerdì 29 Novembre. Sciopero Globale per il clima. Ovunque tu sia, ci si vede lì!
Venerdì 29 Novembre. Sciopero Globale per il clima. Ovunque tu sia, ci si vede lì!
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