10 Dicembre 2017
Dopo due sconfitte di fila, per i precari della
premiata ditta Selmani-Bottoni, arriva la tanto attesa sfida alla
capolista Cavinese Airone, ancora imbattuta dall’inizio del torneo. A fare da sfondo i campi brulli di San Giorgio
delle Pertiche che si colorano di bianco con la neve che scende copiosa da metà
partita in poi. Molti dei precari è la prima volta che la vedono,
tra cui sicuramente i nostri refugees, che finalmente, grazie alla
vittoria della campagna WeWantToPlay, sono stati tesserati e possono
fare parte dell’11 iniziale.
Mister Selmani schiera il classico
4-4-2 a rombo con tutti gli accorgimenti del caso per affrontare l’ostico
4-2-3-1 dei nostri avversari, modulo che ci ha sempre fatto sbandare
quest’anno. Gli 11 iniziali sono Checco Sandokan in porta, linea
difensiva con Ste D’Ettorre, Sambu, Ale e Carmine;
a centrocampo, Oba dirige l’orchestra precaria, chiamato a
sostituire Chichi Snack anche questa domenica, mezze ali, i
fratelli Funghi, Lello e Gigi ed io trequartista con in più un
10 sulle spalle e una fascia stretta al braccio: più di una emozione. Davanti
danno spettacolo Vincenzo o’scostumato e Vidal,
all’esordio con la Sanpre.
Entriamo in campo. Gli spalti sono popolati
solo da qualche parente dei nostri avversari, la Dani che riprende la partita
su spunto di Mister Selmani e il signor Giacomin, quest’oggi in
festa anche per il compleanno, degnamente sottolineato dai supporter giunti
poco dopo. Anche qui a Cavino scopriamo che si dovrebbe pagare un ingresso del
valore di 5 euro a cranio per vedere la partita: spontaneamente si alza il coro “offerta
libera, offerta libera” a sottolineare lo spirito accogliente ed inclusivo
che caratterizza la sanpre nelle sue scorribande su e giù per la statale!
La partita inizia con noi che attendiamo i rivali nella nostra metà, chiudendo ogni via di fraseggio in mezzo al
campo. Li costringiamo a lanciare, a sbagliare, a consegnarci la sfera. Si
rendono pericolosi un paio di volte con incursioni centrali delle
mezzepunte, ma Checco Sandokan para tutto e mantiene il risultato
sullo 0-0. Col passare dei minuti prendiamo fiducia, riusciamo a giocare palla
terra e a imbastire trame di gioco da spettacolo: l’esordiente Vidal
inizia a sgroppare sulla parte sinistra del campo creando il panico
nella retroguardia Cavina e sfiorando il gol in più di un’ occasione.
Quando la prima frazione di gioco sta volgendo al termine, su un cross da
destra, Ale viene travolto in area e l’Egregio di giornata
non esita a fischiare indicando il dischetto: rigore per noi, incredibile. Il
terzino avversario, durante le immancabili proteste, pensa bene di andare a
scavare una buchetta sul dischetto del rigore. Oba, glaciale come
la neve che inizia a scendere dal cielo, posiziona il pallone, spiazza il
portiere e ci porta al riposo in vantaggio.
Tana dolce tana spogliatoio. Liti e scaramucce
con giocatori e dirigenti della Cavinese, dettate dal rigore e dalla mancanza
della Var. Qualche insulto, due pacche sulle spalle e tutti a bere un tè caldo.
Mister Selmani ci fa fare la respirazione di gruppo, tutti in
piedi a braccia all’aria. Ci spiega tre cose su come stare meglio in campo, ci
fa i complimenti per atteggiamento e mentalità e ci lascia ad aspettare il richiamo dell’Egregio.
La ripresa inizia con la Cavinese che
imperversa nella nostra metà campo alla ricerca del pareggio. Ci difendiamo con
un ordine mai visto prima, fino a quando, da una palla vagante sulla tre quarti,
riesco ad imbeccare Vidal in profondità che con 2-3 falcate brucia tutti e pallonetta
il portiere per il 2-0 Sanpre. Felicità e prudenza, la beffa è dietro
l’angolo. Cuore e cervello sincronizzati sul campo. La partita ricomincia con
le offensive avversarie in cerca di accorciare le distanze. Intorno al 20’,
l’egregio fischia una punizione dal limite (semi-inesistente) su Gigi
Funghi: il 10 Cavino posiziona la sfera e calcia forte e preciso
all’angolino in alto a destra: imprendibile, è 2-1.Dopo i classici 2-3 minuti di delirio post-gol
in cui rischiamo di prenderne circa 3-4, contropiede precario, mi arriva la
palla, scodello in profondità per Vince, che corre, difende, finta e insacca
all’angolino basso: 3-1 per noi e corsa verso i supporters.
Sul 3-1 ci
difendiamo bene: mister Selmani inserisce Checco Giacomin
al posto di Gigi, il Conte Esposito per Vincenziello,
Beppe Diodati per il claudicante Ste D’Ettorre, il
secondo esordiente Sheikh Tijan per Lello ed infine Pinturicchio Galtarossa
per Carmine. A 10’ dalla fine, conquistiamo un calcio d’angolo. Fingiamo uno scambio corto, l’area si sgombera, palla in mezzo, arriva Oba
che incorna di testa sotto le gambe del difensore
sul palo e ci porta in trionfo sul 4-1: forse è fatta. Restano da giocare i
minuti di recupero in cui l’esterno destro della Cavinese, con una bella
sgaloppata entra in area e mette al centro dove c’è il suo compagno ad
attenderlo per insaccare: 4-2, finisce così. Abbiamo vinto noi, sia in campo
che fuori. Sugli spalti sono 20 ma sembrano 200.
Dopo due settimane tese, caratterizzate da 0
punti conquistati, siamo riusciti, da grande squadra, a conquistare una partita
in cui tutti ci davano spacciati. Questa è la Sanpre: siamo
liberi di sognare e questo fa si che qualsiasi cosa possa accadere. Ormai manca
una sola partita al termine del primo spezzone di campionato: abbiamo 20 punti,
obiettivo chiudere a 23 Domenica prossima in casa contro il Bronzola. Ci si
vede tutti al Franceschini, ore 14.30, per un’altra giornata di sport anomalo
come piace a noi....e poi tutti alla cena di fine stagione!
Love football, hate racism…tifa San Precario!
testo: Perro
immagini: a caso
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