AD ALTIORA 0 – 3
SANPRECARIO VOLLEY (COPPA VENETO) 19.12.2017
Nella
vita mi è capitato di ricevere inattese perle di saggezza, da personaggi
totalmente sconosciuti, incrociati per caso nel cammin di nostra vita,
ma che tutt’ora porto nel cuore. Tanti anni fa mi ero recato a comprare un
abito elegante causa matrimonio: l’evidente impaccio di un individuo che
fondamentalmente si veste come quando aveva 15 anni, nonché la mancanza di
qualsiasi nozione sul corretto modo di indossare un vestito (una volta, adesso
sono una persona meglio), avevano suscitato la sincera ilarità del
commesso, il quale mi redarguiva bonariamente su altezza del cavallo dei
pantaloni e sull’immancabile camicia infilata dentro gli stessi. Mentre
ribattevo“Ma la camicia dentro i pantaloni è scomoda!” quasi
piagnucolando, un pacioso anziano presente nel negozio mi rispose “Hai
ragione, la camicia dentro i pantaloni è scomoda, crea impaccio e questo si
nota. Ora, tu potresti anche dirmi <<Cosa sto a mettermi elegante se poi
sono tutto impacciato?!>>, ed avresti anche ragione, ma stai sbagliando
la domanda. Quello che devi chiederti è: come posso eliminare l’impaccio e
quindi risultare sicuro di me? Te lo dico io! Tutto ciò che devi fare è
infilarti la camicia dentro le mutande, e vedrai che da lì non si muove più!”.
Io umilmente raccolsi la perla di saggezza e me la infilai nel taschino, vicino
al cuore, ringraziai devoto e tornai a casa continuando a vivere una vita da
stolto, sia perché non son degno ma soprattutto perché la camicia nelle mutande
col cazzo che la infilo, ma ovunque tu sia, grazie Maestro!
Questo
episodio mi è riaffiorato nella mente ripensando alle due vittorie che abbiamo
rimediato in Coppa Veneto tra inizio e metà mese. La sequela di sconfitte in
campionato cominciava a farsi sentire sull’umore, anche se noi guaglioni
scafati ne avevamo fatto pure una sorta di gara al contrario coi precari “di
uno sport minore” (cit.) (Michelino suca) che le hanno vinte tutte. La
possibilità di ripartire da zero in un’altra competizione è cascata proprio a
fagiolo, in un momento in cui eravamo tutti vogliosi di riscatto e di
dimostrare che possiamo dire la nostra.
Ma
andiamo con ordine: dopo il primo rinvio dell’andata a causa di malanni alla
palestra del Cornaro ci presentiamo finalmente in campo per affrontare l’AD
Altiora, squadra giovane e nata da un anno circa. Nello spogliatoio uno dei
ragazzi avversari mi racconta che al momento si allenano in una palestra
bellissima (ma senza docce) e giocano in un’altra palestra orrenda (ma con le
docce) e il continuo girovagare sta cominciando a pesare. La sensazione di deja
vù è fortissima.
Riconoscimento,
saluti, grido di battaglia e via! Stasera vinciamo!
Tempo
un paio di scambi e ci rendiamo conto che siamo decisamente più in giornata noi
degli avversari, che fanno molta fatica a riordinare le idee. L’Altiora è una
squadra giovane e volenterosa ma difetta un po’ di esperienza, noi d’altro
canto siamo ormai famosi per complicarci inutilmente la vita. Il primo set ce
lo portiamo a casa pur non giocando bene, siamo legnosi e non riusciamo ad
approfittare a pieno della libertà che ci concedono gli avversari. L’Altiora
rientra in campo con piglio più deciso e comincia a metterci in difficoltà, non
riusciamo a reagire e lasciamo a desiderare anche nel costruire un’azione. E
infatti, seppur di poco, l’Altiora ci castiga, 1-1 e si ricomincia.
Saremo
anche belli, simpatici e di sicuro sappiamo giocare, ma in questo momento ci
siamo fatti riprendere e da fuori è evidente quanto siamo impacciati. Ma come
facciamo ad eliminare l’impaccio? “Infilandoci
la camicia nelle mutande!” sento già urlare l’astuto lettore e in effetti
sì, la metafora ci può stare, per cui armati di camicianellemutande rientriamo convinti per guadagnarci questa
tanto agognata prima vittoria. Per mettere meglio in chiaro le nostre
intenzioni mettiamo pure dentro Boscagli
con licenza di cecchinare tutto quello che si muove (se è la palla pazienza), Pasquale mette ordine dietro, Fede smista, i Mattei schiacciano e la marmotta confeziona la cioccolata. 2-1 e
pure 3-1 e finalmente possiamo festeggiare la prima vittoria di stagione!
Al
termine del terzo tempo l’Altiora ci saluta con una promessa: “Al ritorno
offriamo noi!”
Ragazzi
e ragazze di parola, infatti due settimane dopo ci ritroviamo al Cornaro per la
partita di ritorno e già all’ingresso noto varie sporte di cibi e bevande
assortiti. Ma prima c’è da giocare.
Il
risultato dell’andata ci permette di approcciare la partita con relativa
tranquillità, Franci dichiara
l’intenzione di far giocare tutti. Sestetto di partenza: Efrem, Matteo, Michele Boscagli, Fede Baldan, Matilde e Teresa. Pasquale e Silvia
liberi, in panca Franci, Valeria, Dario,
Rafael, il sottoscritto e la nostra super fotografa Hilary. D’Ettorre è già
bello al sole della Puglia, Babi non
gliela fa, Enrico nemmeno.
Il
primo set lo portiamo a casa senza particolari sussulti. Per gli ultimi scambi
il coach mette dentro “Talismano” Dario,
che tutto compiaciuto ci fa notare come il suo ingresso porti ben 2 punti che
servono a vincere il set. Tutto molto bello, ma c’è una cosa che ci scoccia
assai: stasera non vediamo abbastanza gioia in campo, un’esultanza sguaiata,
niente! Coach Franci fa presente la
cosa e già che c’è mi mette pure in campo per il secondo set! Ottimo! “E mi raccomando, facce felici!”. Si
ricomincia! Se il primo set è andato via dritto questo è praticamente un
monologo nostro. Matteo e Efrem fanno un po’ quello che gli pare:
schiacciano, murano, giganteggiano, c’è chi giura di aver sentito “Ar cavaliere nero nun je devi cacà er
cazzo!” tuonare nell’aria; Matilde
invece decide di prendersi di prepotenza il titolo di MVP di giornata con una
prestazione semplicemente sontuosa. Io nel mio piccolo metto un paio di punti,
giusto per raccontare ai nipoti che c’ero anche io. 2-0!
Nel
terzo set lascio il posto a Rafael,
la nostra nuova lungocrina banda, che cerca subito di lasciare il segno con
qualche schiacciata delle sue, trovando però un muro ostinato che lo ferma per
ben tre volte. Alla quarta il nostro decide quindi di andare in punta di
fioretto con un morbido pallonetto (rima!) a metà campo. Non lo fermeranno più.
Per il resto del set tiriamo dritti per la nostra strada, oggi non abbiamo
voglia di concedere niente a nessuno. 3-0 e turno passato!
Saluti,
doccia e terzo tempo rituale con i fantastici ragazzi dell’Altiora, che a
questo punto speriamo di incrociare più spesso.
Queste
due vittorie in coppa ci hanno restituito indubbiamente un bel po’ di morale,
come detto più volte su queste pagine la squadra è in continua crescita. Da
gennaio cominceremo il campionato di A-2, sarà una nuova ripartenza e speriamo
di ripetere quanto appena fatto in Coppa Veneto, che sarà un altro obiettivo
stagionale. Tenendo sempre a mente che il vestito elegante non ci serve a
niente se non abbiamo il necessario portamento per indossarlo.
Chi
ama lo sport odia il razzismo.
Adelante
Precari!
Bez La Grellia
Ed ora vi lascio con le
pagelle di metà stagione stilate direttamente da Coach Franci!
PAGELLE PRECARIE 2017
MICHELE: Boscagli eee ooo.
Ispira cori a destra e a manca. Dateci una palestra che due giorni a settimana
non gli bastano. Organizzatore di amichevoli, rimane una certezza. Gradito un
po’ più di entusiasmo. Voto: 6.5 Certezza.
BEZ: grande scoperta, in un
anno capisce le posizioni, sa stare in campo e migliora tutti i fondamentali.
Nuovo scrittore precario, ci diletta con la sua Grelliata Mista. Tranquilli, ha
anche dei difetti. Voto: 8. Presente.
RAFAEL: erede di Boscagli,
con capigliatura degna dell’ultimo Mohicani, esordisce dicendo che non gli
piace la competizione, ma noi non ci crediamo e vogliamo che spacchi tutto
quando è in campo. Voto: 7 Salutista
RICHI: fermo a causa di un
ginocchio che fa i capricci, ci manca. Gli allenamenti sono così silenziosi
senza di lui, e una domanda continua a ripetersi nella testa di ogni componente
della squadra: chi murerà Zu? Voto: 7.5 Pilastro
ENRICO: di lui sappiamo
ancora poco: non gli piacciono le suore e i gatti, ma la Sanpre sembra piacergli.
In attesa che impari le posizioni per poter entrare in campo, ci allieta con la
sua presenza ad ogni cena. Voto: 7 Workinprogress
VALERIA: banda esperta, sente
l’età e lamenta dolori in quasi ogni parte del corpo. Poi entra in campo e
torna adolescente. Nessuno è più felice quando sa di poter stare seduta in
panchina, al caldo, con la felpa. Voto: 7 La
zia.
TERESA: grande new entry, ci
ha conquistati definitivamente con la sua crema al mascarpone. Presenza fissa
precaria, Carcellana e opposto. Che dire, con un po’ più di sicurezza farà
riposare in panchina le anziane della squadra. Voto: 8 Pasticcera
CONSU: gioca una volta all’anno e fa una
prestazione da 8. Attendiamo la crescita di Irene per riaverla a tempo pieno.
Gestisce i conti facendo concorrenza alla Zago e allo sceriffo di Nottingham.
Voto: 8. Contabile.
MATILDE: doc precario, butta
una prestazione da 9 nell’ultima partita, con grande gioia di tutta la
panchina. Attacchi e difese senza fatica e grandi sorrisi. A noi ci piace così.
Voto: 8.5 Sorpresa
MICHELA: veterana, contabile,
intramontabile e insostituibile refertista precaria. Quando non costruisce
lavoretti per i pupi dell’asilo, si allena anche. Si dice che con l’anno nuovo
sarà più presente in palestra. Voto: 8 Fondamentale
BABI: Quando c’è si sente.
Prende bene ogni sconfitta e in maniera composta e ordinata sprona la squadra a
fare meglio. La Sanpre Volley chiede ufficialmente una pausa nella procreazione
per il 2018. Voto: 7 Regista.
FEDE: vince tutti i contrasti
a rete e fa pallonetti che non si aspetta neanche lei. Insulta compostamente se
stessa e/o l’arbitro guardando la panchina. Palleggio felpato. Voto: 7 Fantasista.
EFREM: non ti svegli
maiiiiiiiii,non ti svegli maiiiiiiii… Prestazioni entusiasmanti si accompagnano
a minchiate assurde. Daje Efrem che il 2018 è l’anno buono, per svegliarti!
Voto: 6.5 Centralone
ZU: ah no. Non gioca più con
noi. Sempre presente agli eventi mondani, vuole provare l’ebrezza di perdere
contro la Sanpre Volley. Voto: non valutabile. Lo sposo
MATTEO: braccia e gambe
rubate… al calcio. Grandi soddisfazioni per il nostro nuovo centrale, che da
calciatore arriva nel volley e si conquista un grande posto da titolare, con
una coordinazione ai limiti del possibile, tira bombe qua e là nel campo
avversario. Che dire, ti vogliamo sempre così. Voto: 8 Bomber
MATTEO D.: con un solo
leggero tocco riesce a mandare la palla in orbita. Miglioramenti evidenti e
tanti ancora da fare, ma è giovane e non abbiamo fretta. Sempre più presente.
Voto: 7.5 Elegante.
DARIO: colui che se non porta
la mortadella al terzo tempo piuttosto non arriva alla partita, colui che
allieta il nostro gruppo whatsapp con una serie di minchiate che non si
esauriscono mai, scrittore degno concorrente di Bez, clown per amore, portatore
di gioia in panchina. E’ arrivato l’altro ieri ed è come se ci fosse sempre
stato. E sta anche imparando a giocare a pallavolo. Voto: 7/8. Il comico
MARTINA:
momentaneamente in terra straniera, potrebbe inviarci una foto per
#precarinelmondo. Ti attendiamo con litri e litri e litri di birra. Voto: 7. Erasmusdenavolta
PASQUALE: new entry di
quest’anno conquista il posto da libero, ma gioca ovunque gli si chieda di
giocare. Ravviva il gruppo whatsapp del volley con foto dei suoi piatti. A
pranzo e cena. Tutti i giorni. Pasqua c’abbiamo fame anche noi. Voto: 7. Masterchef.
HILARY: Ha iniziato come
simpatizzante, per poi diventare supporter a tutti gli effetti. Fotografa tutte
le nostre partite, tranne quelle in cui vinciamo. Fattene una ragione, ora sei
una giocatrice del volley. Voto: 7,5. Pallavolista.
MARIO: Voto: 7. Quando meno
te l’aspetti compare in palestra. A volte capisce anche gli esercizi. Sempre presente nelle occasioni mondane. Comparsa.
ZANNA: sii il nostro regalo
per il nuovo anno. No, non ci dimentichiamo di te. Voto: 4. Se vuoi migliorare
ci vediamo in palestra (risata malefica). L’atteso.
VINCE: certezza precaria,
unico e solo re degli insulti alla squadra quando le minchiate si fanno
interessanti. Ha appena compiuto gli anni e noi gli facciamo tantissimissimi
auguri. La Sanpre Volley è sempre con te. Voto: 9 Essenziale
PALESTRA CORNARO: palestra
tanto amata, fa scherzi di cattivo gusto. L’anno scorso ha fatto piovere dentro
e quest’anno ci ha fatto saltare due partite chiudendo per lavori. Palestra,
puoi farcela, anche Efrem è meglio di te.
Voto: 4 Incostante.
FRANCI: le pagelle le scrivo
io quindi non posso darmi un voto, ma posso dire che nonostante il mio ruolo
sia a momenti scomodo, continuo ad amare profondamente questa squadra.
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