Il cielo si tinge
di rosa sopra all’Olimpic F. Raceety Stadium e la nostra amata
SanPre vince mettendo in cassa la quarta vittoria consecutiva. 4/4
vittorie è una percentuale che sorprende osservando il roster (di
rosti) della SanPre abituati a non fare 4/4 neanche ai liberi.
Il Kapitano
Checco Fattori (KFC per gli amici) da bravo direttore d’orchestra
apre e chiude le danze realizzando i primi due punti a referto e
realizzando gli ultimi liberi che portano la squadra al massimo
stagionale di 70 punti.
I primi due
quarti vedono la netta predominanza delle Armate Rosse-Bordeaux che
all’intervallo si assestano sul +17 anche grazie alla
provvidenziale pioggia dai 6,75m gentilmente offertaci dal buon
MikeTheCoach e dal caro Zampinetty.
Tempo di una
cicca al volo e si torna in campo per gli altri due quarti ma la
SanPre sembra confusa; così confusa da colpirsi da sola.
Ed è così che
un granitico + 20 si trasforma in tufo e la SanPre frana e fria
riducendo sensibilmente il distacco conquistato. Gli uomini liberi in
difesa e un attacco confusionario rischiano di rompere la striscia
positiva precaria: il coach sprona a tornare a chiamare gli schemi ma
scorda un dettaglio fondamentale: per fare gli schemi bisogna
ricordarseli. Se la squadra è precaria il punteggio lo è ancora di
più e a inizio quarto quarto i punti di scarto si contano quasi
sulle dita di una mano.
Ma come già
sapete la storia è a lieto fine e verso la metà dell’ultimo
quarto torna maggiore concentrazione in campo, la palla gira e
qualche buon tiro buca la retina portando così ad un risultato
finale di 70-58 per i granata. Bene ma non benissimo (per citare il
grande Macchiavelli) per la SanPre che vede comunque alcune
eccellenti prestazioni individuali. Evidenziamo in particolare
l’ottimo debutto di Federeeko Calderòn, le penetrazioni stellari
del buon KFC, le mani roventi dello Sheriffo e le palle rubate+bombe
di Mike a.k.a TheCoach.
Un’ultima nota
di merito va alla Virtus Duomo che ci ha mostrato come si possa
entrare in campo e giocare un secondo tempo con grande grinta
nonostante il punteggio sfavorevole.
SanPrecario:
Marselli, Fattori 16, Zannon 3, Sheriff 12, Murazzi, Zampinetti 15,
Ogbemudia, Pedrotti 19, Bonino 2, Asta 3, Arrigoni.
PAGELLE IGNORANTI
Nella panchina
girano molte leggende sul Kaptain: c’è chi dice che possa
fluttuare nell’area, c’è chi dice di aver sentito i violini
suonare durante le sue penetrazioni. Tante parole ma un solo dato
oggettivo: 16 punti a referto e 10 compagni di squadra (e più)
estasiati. LEADER DELLE PENETRAZIONI (IN E OUT COURT)
Federick
Calderòn: New Trade che rende onore agli iberici precari con
un’ottima prova in entrambi i lati del campo e facendo tremare le
ginocchia a tutti coloro che aspirano al ruolo di PM precario.
ROBUSTO
Peeter Doggy
Dogg, uomo ormai importante nei titolari granata, lotta con la grinta
di un Capibara in difesa, conquista rimbalzi, fa bene in attacco e
tra una sigaretta e l’altra concede pure una tripla. RODITOLOGO
Quando lo
Sceriffo è fuori dalla contea i bandidos fanno fiesta. Ma quando lo
Sheriffo mette piede nell’Ice Palace F.Raceety Stadium non ce n’è
per nessuno. Non siamo sul set di un film di Sergio Leone ma nella
cruda realtà: in assenza di Tuco e di Sentenza la mira di Joseph
Sheriff Eastwood si è sfogata crivellando di colpi la retina. IL
BIONDO
Muro a.k.a.
Murazzi, nonostante i soliti reumatismi e i tipici dolori intestinali
del puero prima dell’iscola, da lezione di coraggio e scende in
campo a farsi picchiare per bene. Contro lunghi massicci servono
uomini di sostanza e Murazzi è proprio uno di quegli uomini che
quando si parla di sostanza sa di che cosa si parla. LAZZARO
Doc. Zampinetty:
l’uomo da sempre si pone delle domande fondamentali nella vita:
qual è il senso della vita? Dio esiste? Ma soprattutto, è possibile
insegnare la serietà ai Precari? Quando non è impegnato a cercare
statisticamente risposte alle prime due domande, raggiunge la SanPre
e si confronta con l’ignoranza umana. CORAGGIOSO
Tyrone
Ogbemudswag: nonostante le penetrazioni ispirate alle iconografiche
scene rallenty di Matrix riesce comunque nei suoi intenti. C’è chi
ha detto che ha la grazia di Carolina Kostner e la stazza di Dwight
Howard, ma probabilmente chi l’ha detto era semplicemente sbronzo.
Non ricorda gli schemi ma la sequenza esatta di esercizi per il
riscaldamento sì: MISTERO.
Don Angelo
Coppola: buona prova per il Don che però perde ogni partita circa 15
cm di elevazione a causa delle scofanate di pasta, panini e pizze a
tre quarti d’ora della partita. Campione olimpico in salto col peso
(sullo stomaco). CRIPTICO
MickyTheCoach:
soprannome degno di uno dei protagonisti del Jersey Shore: la linea
da tre in Europa è più corta rispetto che negli USA ma lui vuole
che le sue triple valgano anche in NBA. Ghepardo nell’incrociato e
nel rubare palla, non a caso è teneramente chiamato in famiglia
“micio”. FELINO
Swagon
Harrygonee: si dimentica il cartellino a casa e non oblitera con il
suo piazzato dalla media; la retina è rimasta vergine per lui oggi
ma dall’altra parte del campo sembra che oggi abbia finalmente
capito che per difendere bisogna piegare le gambe. ONESTO
Eughenas: gli
anni 90 da tempo chiedono di avere in dietro il loro stile ma lui non
molla la presa, come non molla un cazzo sotto canestro dove non
concede neanche un rimbalzo. Nel tempo libero si dedica al sociale e
aiuta le categorie più svantaggiate; ed è così che da alcuni mesi
a questa parte sta finanziando i dentisti di tutta Padova per
aiutarli nei mesi più freddi. SWAG ODONTOIATRICO
LOVE BASKET HATE RACISM! AVANTI PRECARIO!
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