Dopo una settimana
entusiasmante, iniziata dopo l’ultima larga vittoria in quel di
Montà e continuata con la vittoria della campagna WeWantToPlay, grazie alla
quale finalmente "nessuno sarà più illegale per giocare a pallone" (We Want To Play è una battaglia vinta ) si torna a
casa. Lo stadio Franceschini detto Tony a Voltabarozzo è tornato ad essere il teatro delle
nostre uscite casalinghe, con le uniche differenze che ora è molto più simile
ad un campo da biliardo e che le linee sono dritte. Onde evitare spiacevoli
inconvenienti dettati dal cambio dell’ora, il raduno è per tutti, giocatori e
supporters, alle 13.00, pronti ad allestire quello che sarà lo
sfondo dell’anomalia precaria. Quando si fanno le 13.30, mister Selmani
richiama tutti nello spogliatoio per iniziare a sincronizzare anime e corpi vero l’obiettivo comune: uscire dalla tana e dare tutto, far divertire
chi ci guarda e continuare la nostra striscia positiva.
L’ avversario di giornata è la
Grego Padova, squadra scesa dalla prima categoria, che sulla carta potrebbe
sicuramente metterci in difficoltà: per fortuna poi il campo è un’altra cosa. Dopo i consueti rituali
pre-partita, arrivano le 14.30: ad attenderci sugli spalti la solita e
coloratissima accoglienza precaria, farcita di striscioni, sciarpe, fumogeni e
dalle note di You’ll never walk alone..spettacolo! In tutto
questo, arriva anche pure l’assessore allo sport,
Diego Bonavina, a presenziare nella giornata di festa e di sport per
WeWantToPlay.
Si parte con Checco, detto
Sandokan, in porta. Dietro Carmine, Ale, Peppe Zizza e Dettorre, con Chichi
regista, Gigi e capitan Uabbo mezz’ali, Oba trequartista e davanti io e il
Conte Esposito.
L’egregio fischia e l’ottava
di campionato ha inizio. I primi 5 minuti attendiamo e studiamo gli
avversari per cercare di cogliere qualche punto debole dove poter colpire; al
10’, dopo un cross da destra della Grego, Ale interviene, la palla rimane ferma
accanto a lui, che rialzandosi la sfiora accidentalmente con un braccio: l’egregio
è lì e non esita a indicare il dischetto con un sonoro fischio. Rigore battuto freddo. 1-0 per loro e
palla al centro: siamo a un tiro dal pareggio.
Riprendiamo a giocare col
nostro solito piglio, aiutandoci a vicenda ed attaccando alla ricerca dell’1-1; intorno
al 20’, da una rimessa laterale offensiva parte un cross sul secondo palo verso
il Conte Esposito che, sportellando a destra e sinistra, rimanda la palla verso il
centro dell’aria dove, quasi per caso, mi trovavo a passare. Anticipo il
difensore avversario, sposto la palla e calcio di piatto destro: la palla
attraversa una selva di gambe e si infila in rete. E’ 1-1, siamo di nuovo in
corsa. Dagli spalti arriva un’energia palpabile che ci infonde la fiducia
necessaria per continuare a battagliare. Pochi minuti dopo, abbiamo un’altra
bella occasione, che però spreco facendomi deviare il tiro in calcio d’angolo.
La partita continua senza grosse occasioni e si va al riposo sul punteggio di
1-1.
Ci ritiriamo nello
spogliatoio, ci rinfreschiamo, ci dissetiamo e ascoltiamo, in piedi, ciò che
mister Selmani ha da dirci; passati i 15 di pausa, torniamo in campo per
gli ultimi 45', consapevoli che ci sarà da combattere e da soffrire per uscire
dal campo con qualche punto. Nella seconda frazione entrano in campo Checco
Giacomin, Lello Funghi e Mattia al posto di Gigi, Oba e del Conte. Per lunghi
tratti di tempo la Grego ci schiaccia come una pressa nella nostra metà-campo, ma tra un pizzico di fortuna e la nostra impeccabile
compagine difensiva,riusciamo a tenere testa: nel finale gli avversari
prendono una traversa e gli viene negato un rigore all’apparenza sacrosanto.
Per fortuna di sacrosanto in
campo c’è solo San Precario, che porta a casa un altro importantissimo punto,
il sesto risultato utile consecutivo, sale a 12 in classifica e incalza
la zona play-off facendo sognare un po tutti.
E siccome si sogna meglio a
panza piena, avanti di abbuffata al terzo tempo, condivisa con supporter e
squadra ospite, sulle note un po trash e un po’ rock di Dinozer, all’insegna di
un modo un po' anomalo e un po’ randagio di vivere la bellezza di
questo sport!
Appuntamento a domenica 5
novembre a Ponte di Brenta con il San Marco secondo in classifica: un’altra
occasione per continuare a sognare.
Love football, hate racism ……support
San Precario, always!
testo: Perro
immagini: Claire
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