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giovedì 2 novembre 2017

1 A 1 PER NOI

Dopo una settimana entusiasmante, iniziata dopo l’ultima larga vittoria in quel di Montà e continuata con la vittoria della campagna WeWantToPlay, grazie alla quale finalmente "nessuno sarà più illegale per giocare a pallone" (We Want To Play è una battaglia vinta ) si torna a casa. Lo stadio Franceschini detto Tony a Voltabarozzo è tornato ad essere il teatro delle nostre uscite casalinghe, con le uniche differenze che ora è molto più simile ad un campo da biliardo e che le linee sono dritte. Onde evitare spiacevoli inconvenienti dettati dal cambio dell’ora, il raduno è per tutti, giocatori e supporters, alle 13.00, pronti ad allestire quello che sarà lo sfondo dell’anomalia precaria. Quando si fanno le 13.30, mister Selmani richiama tutti nello spogliatoio per iniziare a sincronizzare anime e corpi vero l’obiettivo comune: uscire dalla tana e dare tutto, far divertire chi ci guarda e continuare la nostra striscia positiva.

L’ avversario di giornata è la Grego Padova, squadra scesa dalla prima categoria, che sulla carta potrebbe sicuramente metterci in difficoltà: per fortuna poi il campo è un’altra cosa. Dopo i consueti rituali pre-partita, arrivano le 14.30: ad attenderci sugli spalti la solita e coloratissima accoglienza precaria, farcita di striscioni, sciarpe, fumogeni e dalle note di You’ll never walk alone..spettacolo! In tutto questo,  arriva anche pure l’assessore allo sport, Diego Bonavina, a presenziare nella giornata di festa e di sport per WeWantToPlay.

Si parte con Checco, detto Sandokan, in porta. Dietro Carmine, Ale, Peppe Zizza e Dettorre, con Chichi regista, Gigi e capitan Uabbo mezz’ali, Oba trequartista e davanti io e il Conte Esposito.
L’egregio fischia e l’ottava di campionato ha inizio. I primi 5 minuti attendiamo e studiamo gli avversari per cercare di cogliere qualche punto debole dove poter colpire; al 10’, dopo un cross da destra della Grego, Ale interviene, la palla rimane ferma accanto a lui, che rialzandosi la sfiora accidentalmente con un braccio: l’egregio è lì e non esita a indicare il dischetto con un sonoro fischio. Rigore battuto freddo. 1-0 per loro e palla al centro: siamo a un tiro dal pareggio.

Riprendiamo a giocare col nostro solito piglio, aiutandoci a vicenda ed attaccando alla ricerca dell’1-1; intorno al 20’, da una rimessa laterale offensiva parte un cross sul secondo palo verso il Conte Esposito che, sportellando a destra e sinistra, rimanda la palla verso il centro dell’aria dove, quasi per caso, mi trovavo a passare. Anticipo il difensore avversario, sposto la palla e calcio di piatto destro: la palla attraversa una selva di gambe e si infila in rete. E’ 1-1, siamo di nuovo in corsa. Dagli spalti arriva un’energia palpabile che ci infonde la fiducia necessaria per continuare a battagliare. Pochi minuti dopo, abbiamo un’altra bella occasione, che però spreco facendomi deviare il tiro in calcio d’angolo. La partita continua senza grosse occasioni e si va al riposo sul punteggio di 1-1.

Ci ritiriamo nello spogliatoio, ci rinfreschiamo, ci dissetiamo e ascoltiamo, in piedi, ciò che mister Selmani ha da dirci; passati i 15  di pausa, torniamo in campo per gli ultimi 45', consapevoli che ci sarà da combattere e da soffrire per uscire dal campo con qualche punto. Nella seconda frazione entrano in campo Checco Giacomin, Lello Funghi e Mattia al posto di Gigi, Oba e del Conte. Per lunghi tratti di tempo la Grego ci schiaccia come una pressa nella nostra metà-campo, ma tra un pizzico di fortuna e la nostra impeccabile compagine difensiva,riusciamo a tenere testa: nel finale gli avversari prendono una traversa e gli viene negato un rigore all’apparenza sacrosanto.


Per fortuna di sacrosanto in campo c’è solo San Precario, che porta a casa un altro importantissimo punto, il sesto risultato utile consecutivo, sale a 12  in classifica e incalza la zona play-off facendo sognare un po tutti.
E siccome si sogna meglio a panza piena, avanti di abbuffata al terzo tempo, condivisa con supporter e squadra ospite, sulle note un po trash e un po’ rock di Dinozer, all’insegna di un modo un po' anomalo e un po’ randagio di vivere la bellezza di questo sport!
Appuntamento a domenica 5 novembre a Ponte di Brenta con il San Marco secondo in classifica: un’altra occasione per continuare a sognare.


Love football, hate racism ……support San Precario, always!

testo: Perro
immagini: Claire

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