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martedì 26 gennaio 2016

LA FASE RESISTENZA

La fase resistenza di un squadra arriva quando davanti ad un periodo importante ti circondano freddo, nebbia e gogna e pare che tutto vada storto. Impone di smettere di far calcoli e perdersi in chiacchiere e pensieri, lavorando uniti e a testa alta e ricordando di sorridere. La fase resistenza è custode di un segreto fra i più antichi e incontestabili di questo mondo: se non si molla la primavera torna sempre! Domenica 24 Gennaio. Terza di ritorno. Davanti a noi il Fosso', capolista del torneo, con un filotto incredibile di vittorie e la miseria di sei gol subiti. E’ una di quelle sfide che ti stimolano perchè sai che da perdere non c’è nulla. A precederla arrivano però una serie interminabile di stop: Doc per micro frattura, Tega e Perro per squalifica, Nonchalance Ciccio con il braccio ingessato, Io e Zizza per dolori muscolari, oltre al torello Vince di cui sentiamo forte la mancanza e al facinoroso Pres, inibito per eccessiva giacca in pelle!Ma i ricambi sono abbondanti e allora al campo ci ritroviamo stretti in cerchio a sfidare l'emergenza mentre a pochi metri da noi gli avversari sprigionano forza e serietà da tutti i pori! Branca Branca Banca...canticchiamo in attesa che si consumi il rituale pre-partita. Leon Leon Leon...riprendiamo con le squadre ormai schierate. Ore 14.30. Le bandiere sventolano omaggiando il nostro santo. Fischio egregio rompe gli indugi. Avanti precari! Si comincia.


La superiorità dei rivali produce l'immediata conquista dell’inerzia della gara. Squadra organizzata che si muove all’ unisono ed è dotata di ottime individualità. Noi rispondiamo con la lotta su ogni pallone,una difesa compatta e ripartenze fondate sulla stazza del torello Lello e la fantasiosa velocità di Panzato Panzella! Leo bueo Pilla e tignosità D’Ettore si appiccicano efficacemente alle punte Fossò: guerrieri. Magic Mike danza di classe al centro del campo. Finocchiona Fierli apre palloni sulle fasce per le cavalcate di Ricky da un lato ed eleganza Carmine dall’altro. Ma dietro i rivali sono diga in grado di fermare ogni tentativo e ripartire con malizia. Al 20’ , al 22’ e al 27’ il nove Fossò penetra in area, ma incontra davanti a se il folto pelo di capitan pizzo Rock. Primo tempo pauroso per lui, tappabuchi! Al 30’ su tiro rimpallato del fantasista avversario, spider Frank si supera con un colpo di reni da applausi, provato e riprovato nelle peggiori balere padovane. Al 35’ è l’11 che si invola verso l’area, prepara il tiro, ma è bloccato da splendida diagonale di Franchecco e Giacomino.

Al termine della frazione le porte sono vergini ed i supporter abitati dalla folle fiducia nell’ impresa.  Ma i vecchi saggi che abitano gli spalti colgono il divario di forze spese. Gli avversari hanno fatto girare la palla e noi dietro di essa...e quando in un ring dai tutto nei primi round per tenere botta ad un rivale superiore, ti esponi, in quelli finali, al rischio di crollare.


Si riparte senza cambi. In campo è battaglia viva e bella. Andiamo sotto al 4’ minuto in tipico stile precario. Pareggiamo dopo poco su "calcio d’ango". Batte Magic Mike, impatta Panzer di tacco. Rete gonfia. Spettacolo e disagio! Seguono dieci minuti di equilibrio che ci vedono gestire le forze nell’ ammirevole tentativo di giocare del buon calcio. Poi, al 20’ scatta il contropiede Fossò. Due contro due, scambio fra le punte e staffilata rasoterra su cui spider Frank non può arrivare. E’ 2 a 1.  Brutto colpo.  Entra Vj detto Viegi scalpitando voglia e vivacità. Poco dopo è il turno di Rasta Diego con addosso quel peculiare mix di saggezza calcistica, dialetto bresciano e cuoio capelluto. 


Intanto in campo prosegue la battaglia e più dentro calano le forze più fuori si prende a spingere e tifare...in cerca di empatia, come una cosa sola! Ma troppo forti si dimostrano i rivali e quella corrente che eravamo riusciti a respingere alla fine ci travolge.Arrivano il 3’, il 4’ poi il 5’ gol. Arriva pure il rosso opinabile per il Cap , fallo da ultimo uomo, che in vista della prossima proprio non ci voleva. Arrivano 3 minuti di recupero ed il fischio che mette fine alle ostilità. E poi cori cantati rauchi che tirano su i volti da terra e riportano lo sguardo in alto dove merita di stare, mentre le mani battendo celebrano un'altra domenica di passione, stile e sofferenza.

Un applauso se lo merita la capolista Fossò e glielo dedichiamo all’ uscita dal campo trovando in risposta sorrisi e sguardi increduli. Un applauso merita pure l’egregio di giornata che è un buon arbitro, ormai conosce tutti per nome e presenzia sorridente al terzo tempo fra bruletz, chiacchiere e spunciotti. Un applauso in fin dei conti va anche a noi per il cuore che si snoda Domenica dopo Domenica, mentre fra  le quinte del giardino incantato che è l’Appiani, va in scena lo spettacolo SanPre. Quotidiano abbattimento di stereotipi e barriere attraverso la pratica sportiva. Miracolo socio-calcistico. Visione artistica. Eleganza artigianale (ottimamente espressa dalla foto di chiusura) che da sola,vale il prezzo del biglietto….anche perché, a ben guardare, all’Appiani il biglietto non c’è!  



Appuntamento a Domenica prossima, sempre in casa, per un'altra sfida impegnativa. Avanti precari! Oltre i risultati, verso la salvezza!



Love Sport - Hate racism - Supporta Precario!


Immagini: Vale
Testo: Uarbo

La galleria fotografica completa della sfida la trovi al link: San Precario - Fossò

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