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mercoledì 28 ottobre 2015

SABATO POMERIGGIO AMARO

di Leo Pilla

Difficile trovare le parole giuste e dare una definizione appropriata all’ennesima sconfitta in campionato. Ora ci proverò, sputando la rabbia accumulata sabato pomeriggio, per trasmettervi le emozioni vissute nelle ore successive alla partita insieme ai compagni precari. SABATO h. 17.21 Triplice fischio. Una volta subito il gol dell’1-2 al novantesimo, non c’è stato più tempo per riacciuffare il pari nel recupero, ma solo quello di subire due espulsioni e finire in 9. Sbigottiti guadagnamo lo spogliatoio. Nemmeno il più sincero dei “Siamo sempre con voi!” intonato dal manipolo di supporters al seguito, ci fa alzare la testa


SABATO h. 18.02 C`é rammarico forte, per la maniera in cui buttiamo via punti ed occasioni. Anche oggi un avversario alla portata, che non combina nulla di particolare, non pare neanche troppo convinto di aggredire la palla per puntare a fare bottino pieno, eppure i tre punti se li sono portati a casa loro. Di fronte noi e di questo vale  la pena parlare. Nemmeno il più preparato psychological’s football manager sarebbe in grado di bussare alla porta dei precari e sistemare in poco tempo la nostra testa. Credo che l’astinenza da risultati derivi principalmente dalla mancanza di fiducia in noi stessi e nelle nostre potenzialità. Arriviamo alla Yarda, incontriamo amici vari, profani o semi in materia calcistica, con i quali cerchiamo le accezioni assumibili dalla sconfitta di oggi, commentandone possibili motivazioni, facendo un quadro complessivo di analisi sulla situazione della squadra. E’ certamente vero che gli avversari sono più tosti quest’anno, un  gruppo consolidato in terza categoria può trovare difficoltà all’inizio in seconda e visto che in questo momento non riusciamo a trovare una spiegazione, credo sia la giusta opportunità per mettere da parte grandi discorsi e teoremi, per ritrovarsi in campo con maggiore concentrazione, dal martedì alla domenica, il resto della fatica darà i suoi frutti. La memorabile frase: “Il ragazzo potrebbe ma non si applica” non sia una sentenza negativa, ma bensì uno stimolo positivo per ricercare dentro noi stessi la giusta voglia di esplodere con la concretezza in campo. Certo, anche la fortuna conta, ma anche quella arriverà. Quindi niente alibi. Non abbiamo perso per colpa del terreno di gioco che non era in condizioni ottimali per giocare palla a terra e nemmeno per colpa dell'egregio di giornata, che nel primo tempo non ce ne fischiava una a favore.

SABATO h. 14.16  L’ottava del girone di andata si gioca di sabato, insolito anticipo che ci porta a calcare l’ennesimo campo comunale cittadino per giocarci una gara casalinga, consapevoli che sarà l’ultima lontano dall’Appiani. Avversario il Brentella, stadio “Franceschini” di Voltabarozzo, struttura adibita alla pratica atletica, con in mezzo un campo da calcio e ai lati tanto spazio per lasciar scivolare li pallone nel caso non serva accelerare la ripresa del gioco. Sole splendente, arriviamo come al solito alla spicciolata, calchiamo il prato che sembrava più bello visto da distante. Oltre alla pista di atletica ci sono anche le postazioni per il lancio del giavellotto, il salto con l’asta ed il salto in lungo. C’è chi immagina già un’esultanza con tuffo nei materassoni lì infondo! E’ arrivato anche Ciccio, in bici, insieme alla Maci, quindi si può entrare in  spogliatoio. Il mister legge la formazione, poi ci mette subito in guardia, ricordandoci che è sabato e che oggi sarà una storia differente. Ci cambiamo e proviamo a concentrarci a modo nostro, tradotto significa ogniuno a modo suo, in perfetto stile precario. Fuori per il riscaldamento. Io faccio il mio, tenendo alta la tensione, come se dovessi entrare da un momento all’altro. Di nuovo dentro per l’appello, urlo precario e finalmente fuori per la battaglia! La partita inizia lentamente ma un lampo la interrompe dopo due, forse tre minuti. Punizione per gli ospiti, sulla tre-quarti di sinistra, buona per un cross in mezzo. La palla è calciata forte e tesa, si abbassa sul primo palo e Ciccio non se l'aspetta. Siamo già sotto, 0-1.
La partita continua altrettanto lentamente, priva di emozioni significative durante tutta la prima parte, dove facciamo fatica a renderci pericolosi sotto porta, non riuscendo mai a cambiare marcia, imbrigliati dalla loro gabbia a centrocampo. In spogliatoio il mister suona la carica. E’ tutto nelle nostre gambe, nei nostri piedi, nelle nostre teste e mi trovo d’accordo. Rientriamo in campo, senza cambi, con un piglio migliore. Ci scrolliamo di dosso un po’ di rogna e cominciamo a far girare meglio il pallone, d’altronde lo sappiamo fare no?!

Riusciamo a renderci insidiosi e al 20’ arriva il pari di Perro, che su preciso rasoterra in profondità di capitan Uarbo, elude l’intervento del portiere in uscita con uno scavetto basso. Che spettacolo! Gol degno dei migliori giocatori della categoria. I supporters si accendono e si continua ad attaccare. Entra anche piccolo Vj che fa il penultimo dietro a Perro, ma non affondiamo il colpo anche se ce ne sarebbe la possibilità, visti i varchi lasciati dagli avversari. Ancora 15 minuti per provare a vincerla ed entra anche Checco. Il mister gli chiede quantità e qualità insieme, tutti in panchina ci auguriamo possa essere la mossa giusta per sbloccare il risultato. Ed in effetti Checco entra bene in campo, tignoso, e sfiora il bersaglio di testa prima e di sinistro in diagonale poi.
Dopo il pari abbiamo sempre tenuto la palla, creando diverse potenziali opportunità, senza però essere incisivi, specchio della giornata di oggi. Poi succede che se non sfrutti il momento buono e metti dentro un altro gol, rischi pure di subirlo alla prima degli avversari. Così una delle più antiche e crudeli regole del calcio ci punisce allo scoccare dei 90 minuti regolamentari, con pallonetto perfetto del capitano avversario su portiere in uscita.
Nel recupero da segnalare solo due falli che producono altrettanti gialli che si tramutano in altrettanti rossi, a causa dell'ammenda precedente, per i due Marco di giornata, Doc e Conti, che non ci saranno nel prossimo match in programma al comunale della Sacra Famiglia, domenica 1 Novembre alle h. 14.30. Ci vediamo lì!  Love Footbal, hate racism – Support Sanprecario


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