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giovedì 15 ottobre 2015

PICCOLI PRECARI CRESCONO

Domenica 11 Ottobre. Domenica granata. Il primo pareggio stagionale ha rasserenato la settimana. Con un punto sul groppone guardiamo la classifica dall’alto in basso…….e la salita che ci attende già sembra più accessibile e pure un po' eccitante. Giro di grappa Arlen, inebriato per la qualificazione dell’Albania agli Europei, ha spinto a forza i corpi precari su e giù per i gradoni, avanti e indietro per le fasce gibbose così da colmare le vistose carenze fisiche che ci stanno addosso. Pallore sui volti. Sudore e sorrisi. Cordoni stretti. Ci avviamo umili e fieri verso il parco Brentelle per la sesta tappa di questo torneo. Sognando soddisfazioni. Sognando casa.


Ad affrontare il Colombo, avversario di giornata, gli stessi 11 di una Domenica fa tranne il guerriero Zizza, squalificato e nonchalance Ciccio, preso in ostaggio dal Mc Donald's che rifiutandosi di trattare sui turni si guadagna l’irridente ed insolente ira del nostro Santo. In che guaio…merda gialla! Al fischio di inizio si presentano dunque: il salvatore Giacomin, Pizzo rock, Tegola, eleganza Carmine ed il mastino Marco Conti. Al centro i cervelli siamesi Doc e Miche, l’ariete Vince, io e bevi manco Giacomin,  e davanti, a far reparto, i volteggi di cavalier Perro. Mamma mia che spettacolo. Armata Brancaleone. Sono le 16.00. Palla precaria. Si comincia.



Partiamo in sordina. Ci facciamo infilare facile in un paio di occasioni. Mister Cerili scruta, pensa, inveisce, manovra e, sistemata la difesa, suona la sveglia. Cominciamo a metter giù palloni e conquistiamo piano piano metri di campo fino a che, al 20’, da una giocata dell’ariete sulla sinistra, la sfera arriva a Perro che si lancia in area ed infila il portiere con una rasoiata sul primo palo. Taaaac! Siamo in vantaggio! Sembra impossibile….   La reazione rivale si risolve in una serie di lanci lunghi che Pippo e Tega intercettano con un certo charme. Manovriamo e rischiamo il gol del 2 a 0 in un paio di occasioni, poi conduciamo per mano il primo a terminare.


Si riparte senza cambi per altri 45 minuti di battaglia.  Stazioniamo nella ¾ rivale in cerca di un raddoppio che non arriva anzi, come recita la più banale legge di questo sport, all’11' subiamo il pareggio. Corner Colombo dalla sinistra. Terra aria teso impatta sulla testa del 9  per sbattere contro la traversa ed infilarsi in rete. Animo sospeso fra foga e sconforto poi la palla riprende a rotolare e noi la seguiamo come i cani fanno con i bastoni, con la lingua che penzola di fianco, lo sguardo spiritato e bava ovunque. Al 20’, causa condizione fisica da pluricentenario, lascio il posto alla potenza torellica di Lello. Poco dopo dentro Ettore D’Ettore, ben ritrovato, ed il sinistro maggico di Fierli, anche detto finocchionaRaggiungo la meravigliosa ciurma di supporter assiepati sugli spalti e mentre mi immergo in interminabili minuti di jungla, in campo il match si accende.


Nel giro di 20 minuti accade di tutto! Andiamo sotto grazie ad un autogol di precario ignoto...l’anonimato è stato acquistato al modico prezzo di un oban. Pareggiamo 3 minuti dopo su stacco  imperioso di Doc. Ci ritroviamo in superiorità numerica per un doppio giallo gettato addosso al centrale Colombo, ma pareggiamo subito il conto a causa di un fallo di reazione di eleganza Carmine che si guadagna il rosso. 10 contro 10. Partenze e ripartenze. Calcioni, lanci e gomitate. Scricchiolano le rocciose costole di capitan pizzo rock, volano sicure le mani di Giacomin, mentre Marco mastica caviglie, Tega spazza, Lello prova a penetrare. Complessivamente è disagio...si consuma artistico, ma inefficace e quando il novantesimo giunge, le squadre sono ancora bloccate sul 2 a 2 e la mano del buon egregio di giornata si alza al cielo formalizzando la fine delle ostilità.

Secondo risultato utile consecutivo. Secondo punticino in saccoccia. La vittoria manca, eccome se ci manca. Camminiamo compatti verso di essa.Camminiamo una marcia che è crescita serena molto più che ossessiva attesa, passo dopo passo, sfida dopo sfida, con i colori di questo progetto sempre cuciti addosso e lo stile anomalo del nostro Santo ad illuminare gli occhi ed il sentiero che ci attende. La prossima tappa sarà fra le mura di casa! Appiani bombonera... una di quelle tappe a cui è impossibile mancare, per lo meno per chi tifa precario, per lo meno per chi crede a un altro modo possibile di concepire e praticare lo sport!







IL COMMENTO DI MISTER CERILLI

"Sul piano del gioco non abbiamo ripetuto la prestazione della scorsa Domenica, ma abbiamo comunque fatto una gara tosta, abbiamo voluto il risultato e diciamo che se avessimo vinto, non avremmo rubato nulla a nessuno. Penso sia arrivato il momento di crederci perché abbiamo visto che il diavolo non è così brutto. Nessuno sinora ci ha dato lezioni di calcio e noi piano piano siamo migliorati anche dal punto di vista offensivo perché riusciamo a fare qualche gol in più.C’è ancora qualcosa da imparare dietro ma sono fiducioso. Vedo che questa squadra ha tanta tanta volontà ed è indubbiamente un fattore positivo!"



Appuntamento a Domenica prossima per la settima tappa di questo torneo. Avanti precari,finalmente a casa!!! San Precario - Caminese


Ama lo sport - odia il razzismo - tifa precario!



parole: Uarbo
immagini: Vale

la galleria fotografica completa la trovi al link: Colombo - San Precario


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