Domenica 18 Ottobre. Dopo quasi 6 mesi
di astinenza, ritroviamo il dolce odore delle mura di casa. Stadio
Appiani post lavori...abbattute le barriere! Mamma mia! La
storia dell'impianto custodita nei segni del tempo che solcano la vecchia
tribuna est. Celebrata nelle 18 foto che decorano la nuova ovest. Da
Silvio Appiani a Scagnellato, da Nereo
Rocco, a Toni Pin! “mister hai visto, ci sei
anche tu”….” Ma va a magnar, non sono mica morto!”. Il nuovo
stadio è un gioiellino, forse anche troppo per noi precari e non solo perchè
quattro gradoni li avremmo salvati dalla distesa di seggiolini, ma anche perché
tutta questa storia ti si condensa dentro. Il passato vive e
non si sa bene come, pesa forte nella testa, nelle gambe,
nell’emozione che proviamo mentre ci avviciniamo al tunnel che conduce
all’arena, mentre ci sussurriamo: “precari, finalmente a
casa…e guarda che cazzo di casa!". Sarà complesso esserne all'altezza.
Lo percepiamo immobili e schierati stretti al centro mentre osserviamo gli spalti gremiti di noi. Ore 15.30. Suonano i Pacemakers. Omaggio a mister Cerilli che qui è davvero a casa.
Saluto a pres e first lady seduti
vicini in panchina, poi fischio d’inizio. Daje precari! si
comincia!
La Caminese rivale di giornata, è
avversario sulla carta abbordabile e proprio per questo e per il peculiare
funzionamento della nostra psiche, la sfida è insidiosissima! Non è un caso che la palla scotti più del solito e la ciurma sia abitata da una
certa ansia che nemmeno l’esperienza oracolare di Vintage e
dei cervelli siamesi Doc e Miche riescono a placare.
Nonostante questo conquistiamo l‘inerzia della gara impegnati nel tentativo
sempre ammirevole di giocare palla a terra. Otteniamo in premio diversi
calci d’angolo ed un paio di occasioni prima con bevi manco Giacomin che
calcia potente da fuori, poi con cavalier Perro che
impegna l’estremo rivale con una punizia vellutata e con una staffilata sul
primo palo. Niente da fare, ci manca malizia e al fischio di fine
tempo la sacra porta si trova ancora vergine.
Si riprende e quella frenesia che non ha trovato sfogo diviene caos. In pochi minuti il campo di gioco si trasforma in
un porto di porci e pirati, sputa eresie, piazza calcioni e mette in scena una partita in bilico. Lo dimostra al 15’ vivacità
Vj detto Viegi che rientra bene sul destro e fa partire un liftato
che tatua la traversa. Lo dimostra al 18’ il
centravanti rivale che raccoglie un rinvio calciato male, schiva di un soffio
la francesina di Vintage e
buca nonchalance Ciccio con un diagonale preciso.
Guerra fra santi nella testa dei precari. Siamo sotto. Entrano la boa
Ortolan e l’ariete Vince a dar peso e
velocità al reparto offensivo. Dentro anche il mastino Marco Conti, Peppe a
spingere sul lato!
Cerchiamo nello spettacolo di arte e artigianato messo in scena dai supporter un poco di energia per ripartire. Ci schiantiamo a più riprese
contro la diga centrale eretta dai rivali ed a forza di battere la testa ne
usciamo confusi. Nemmeno la superiorità numerica ottenuta grazie ad un rosso “opinabile”
al Caminese numero 8 ci aiuta a bucare. Manca un
piedino a scoreggiare in porta la sfera. Manca un poco di fortuna a dar
manforte. Lo si capisce quando a pochi minuti dalla fine una pennellata
di Orto lancia Vince verso la
sacra porta, ma il suo bolide è respinto non si sa come dall'estremo rivale. Non ce n'è. Il fischio finale è beffa e dolore.
Ci avviamo sguardi a terra verso la tana spogliatoio ed è un istante...uno sguardo alle tribune. L'incantevole visione di un sacco di persone a tifare San Precario! Comincia un applauso lieve che ci tira su dal fango e ci immerge nella bellezza semplice di questo sport. Una bellezza capace di spingersi anni luce oltre i risultati. Quelli arriveranno. Ce li dovremo sudare uno dopo l’altro con passione, con la fame da appagare Domenica dopo Domenica. Per oggi non ci resta che consolarci con il primo terzo tempo di stagione. Ci abbuffiamo assieme ai rivali sopra la stessa tavola imbandita. Qualcuno chiede perdono all’egregio di giornata per la foga un po’ eccessiva che ha dovuto sopportare e condivide un bicchiere, una parola di intesa. Poi silenzio. Mi guardo attorno...disagio, stile e meraviglia: la casa dei precari! Eccolo qui un alto modo possibile di concepire e praticare lo sport e sa di vittoria, anche quando in campo, come oggi, si perde malamente! Daje SaNpre!
Ci avviamo sguardi a terra verso la tana spogliatoio ed è un istante...uno sguardo alle tribune. L'incantevole visione di un sacco di persone a tifare San Precario! Comincia un applauso lieve che ci tira su dal fango e ci immerge nella bellezza semplice di questo sport. Una bellezza capace di spingersi anni luce oltre i risultati. Quelli arriveranno. Ce li dovremo sudare uno dopo l’altro con passione, con la fame da appagare Domenica dopo Domenica. Per oggi non ci resta che consolarci con il primo terzo tempo di stagione. Ci abbuffiamo assieme ai rivali sopra la stessa tavola imbandita. Qualcuno chiede perdono all’egregio di giornata per la foga un po’ eccessiva che ha dovuto sopportare e condivide un bicchiere, una parola di intesa. Poi silenzio. Mi guardo attorno...disagio, stile e meraviglia: la casa dei precari! Eccolo qui un alto modo possibile di concepire e praticare lo sport e sa di vittoria, anche quando in campo, come oggi, si perde malamente! Daje SaNpre!
IL
COMMENTO DI MISTER CERILLI

Che dire...abbiamo fatto il primo quarto d'ora dormendo
poi ci siamo svegliati e per una mezz'ora abbiamo fato una discreta partita, giocando
palla a terra. Certamente c'è mancato il gol in quelle 3 o 4 occasioni nitide
che ci sono capitate. Nel secondo approfittando di un piccolo errore da parte
della squadra i rivali ci hanno castigato. Abbiamo reagito certo, abbiamo
attaccato, ma in modo sconclusionato. Dovevamo aggirare gli avversari e invece
gli siamo andati addosso e purtroppo abbiamo perso la prima in casa! Ma io
rimango fiducioso. Vi ho visto martedì ad allenamento ed era un piacere
guardarvi. Forse dobbiamo esser capaci di portare in campo maggior
concentrazione! Riguardo al ritorno all'Appiani certo si prova emozione, un po'
di nostalgia, ma poi arriva la partita e tutto passa, perchè il passato è il
passato ed a me piace vivere il presente!
Avanti precari. Appuntamento Sabato 24 ai
campi di Voltabarozzo per l’ottava giornata di questo
girone. Che l’anticipo ci porti bene! Sempre Sanpre!!!
la galleria fotografica completa la torvi al link: San Precario - Caminese
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