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giovedì 20 febbraio 2014

CAMPIONATI 2014 - UNA DOMENICA #NODISEX


Succede che a Sochi cominciano i giochi invernali pochi mesi dopo l’approvazione della legge anti-gay che vieta qualsiasi tipo di propaganda legata a “relazioni sessuali non tradizionali”, punendo eventuali sgarri con multe pesanti e detenzione. Succede pure che gruppi di caproni si aggirino per il paese sequestrando ed umiliando giovani uomini e donne che mal si adattano all’ideale di virilità predominante nella Russia di Putin.
Le discriminazioni di genere in Russia hanno una lunga storia, basti penare che sotto Stalin , l’ articolo 121 , abolito solo nel 93, prevedeva 5 anni di galera per il “reato di omosessualità” .  Ma al di là delle dichiarazioni occasionali di diverse istituzioni politiche e sportive, non è che qui ce la passiamo tanto meglio, per lo meno dal punto di vista culturale. Bastino , come esempi , i commenti di Lippi nel 2010 o il clamore suscitato dalle recenti dichiarazioni di Hitzlsperger , uno dei rari esempi di coming out nel mondo del calcio , avvenuto, significativamente, solo a fine carriera.

Questo è’ il contesto in cui nasce la campagna NodiSEx, lanciata da “sportallarovescia” (http://www.sportallarovescia.it/). Campagna a cui aderiamo con una provocazione diretta al cuore dell’ immagine stereotipata del calciatore moderno. Perche’ lo sport è inclusione ed incontro, perché lo sport appartiene a tutti, a prescindere dal colore della pelle o dall’ orientamento sessuale. 

Cosi, oggi, sono le unghie colorate ad accompagnare le fasi del riscaldamento...l’ottanio è il colore che preferisco. Dal campo l’eco di "one step beyond" carica l’aria di piacevoli suggestioni. Avvolto da un tiepido sole si apre il sipario sopra la seconda giornata del girone di ritorno. 15.30. Forza saNpre, Si comincia!



 Il primo è tutto nostro. Il Loreggia appare disorientato fra gli immensi spazi dell’Appiani e noi facciam girare palla e ci inseriamo fra le maglie rivali sciupando pure diverse occasioni. A sinistra il siberiano Ferrarese galoppa le praterie che gli si stagliano davanti e a destra Lello attende sornione il momento di colpire la sua preda. Fierli il geometra costruisce traiettorie quasi perfette e la difesa prende le misure chiudendo ogni accesso alla sacra porta, presidiata dal gigante Antonio. Al 15’ la partita si sblocca con un tocco soffice di cavalier Perro, poco dopo Lello bissa dopo dribbling e diagonale raso terra . Uno due micidiale.  Segnali di risveglio in tribuna , mentre in campo ci si diverte come  bambini a merenda , tanto che prima della fine arriva pure il terzo gol. Di nuovo cavalier Perro che sigla la doppietta personale.  


La tana ci accoglie sorridenti. Atmosfera distesa e the caldo di pregevole fattura. Mentre  mister Max ci indica che sentiero seguire nella ripresa, mi perdo a guardare le unghie arcobaleno che donano un tocco di classe alle mie mani pelose, un tocco ambiguo, provocatorio. La pausa finisce in un baleno...Di nuovo in campo .


L’Appiani, il tempio, ci accoglie. La tribuna nord è completamente vuota.La polvere custodisce la sua storia ed un’anima ci si aggira solitaria distribuendo saluti e ciuffate di bianchi capelli ai precari in preghiera. La sud invece è gremita. La abitano i mille volti di un unico grande progetto. I lavoratori dell’Artoni,  gli occupanti della casa dei diritti , e poi i supporter vecchi e giovani, bandiere e cani, bambini e nonni. E’ lo stadio accogliente, vivo e gioioso che piace a noi! Praticamente il secondo si gioca lì , perché in campo ci sediamo con eccessivo relax sopra i tre gol di vantaggio e lasciamo sfogare la rabbia del Loreggia che conquista metri, coglie un legno e poi segna il gol della bandiera su calcio da fermo .



Intanto entrano Carlo il Barbuto e Tex il grande. Bomber Damiano, dopo ottima prestazione , lascia il posto a Pinturicchio Galtarossa ed il guerriero Stecca sostituisce un Vince generoso e stanco . Al 30', attratto dal disagio spinto sugli spalti , fingo un crampo al polpaccio destro , consegno la fascetta a Pizzo d’oro e lascio il posto a paste paste Pasto. Da li seguirò gl ultimi minuti d ‘una partita già vinta , consegnandomi all’estro ed all’eccitazione di Bertolino ... “fatemi un favore , sto diventando padre” che lancia gl’ ultimi cori. Al fischio finale saremo un centinaio  ad accogliere i precari che corrono mani strette come bimbi a  porgere omaggio ai supporter.Finisce 3 a 1 per noi.


Doccia , gioia e terzo tempo.  Copione già visto e sempre nuovo perché sempre nuovi sono i volti rivali che accogliamo dopo il match come ospiti graditi. Abitudini sane , piccoli gesti di grande valore che ti fanno sentire orgoglioso di far parte di una squadra come questa che è progetto, anomalia, comunità.

Come se tutto questo non bastasse, succede che lo scontro fra le dirette inseguitrici finisce in pareggio e la vittoria di oggi ci catapulta in testa alla classifica!  hasta saNpre!


Appuntamento a Domenica prossima , ancora all’Appiani, ancora a praticare , raccontare , sostenere lo sport….contro ogni discriminazione!








di : Uarbo

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