
Io
purtroppo non mi sveglio con l'ansia del campo da solcare, una sensazione che non
provo da un bel po'. Precisamente da quel venerdì santo in cui una finestra di
"robesperriana" discendenza provò a ghigliottinarmi assieme medio ed
anulare, peraltro senza riuscirci...tiè! Sono fuori, sugli spalti, accanto a
frotte di compagni infortunati: c'è il bomber Gibbo, l'
ariete Pilla, c'è Doc senza la sua
appendice, c'è il toso Ivan e Fac , c' è Vintage e il pirata Merchetto...e
quasi viene da pensare che il nostro Santo, Precario,
ci abbia voltato le spalle. Magari in qualche dimensione parallela si è beccato
un indeterminato e si è messo bello bello a lavorare. Buon per lui che lo può
fare e buon pure per noi che abbiamo imparato a reggerci sulle nostre gambe,
senza fioretti, senza preghiere senza bisogno di raccomandazioni da nessuno!

Foto
di rito e ancora bordello. Il fischio arbitrale nemmeno si sente. Si comincia!
Loro
han bisogno di vincer e giocano con determinazione. Hanno un dieci torello che
spacca a metà il campo ed apre spazi che conducono i suoi davanti alla sacra
porta. Fortuna, a difenderla, c è un gigante buono: Andreone e
tre esperti combattenti: the BigRasta, il senatore Fabio e Pippo,
il pizzo d'oro, che oggi porta al braccio con orgoglio la fascia del capo
gita. Jonny e Ferra si propongono sulle fasce,
ma a fatica riusciamo a fraseggiare. Il Perarolo ci
interrompe con falli e ripartenze e lì davanti , i talentuosi Genna ed Eder
non vedono molti palloni. Eppur si lotta ,ci si prova e si
rischia, ma il primo finisce a reti vergini.

84': pressione avversaria. Bruno recupera
palla, fraseggio fra Stefano e Stecca che percorre la fascia scoperta e con le ultime forze serve il Rasta
Diego, miraggio in area di rigore. Quello stoppa, carica il tiro
e......il centrale del Perarolo lo anticipa e lancia il suo collega
laterale. Ora la fascia scoperta è la nostra e l’ala avversaria la percorre
tutta servendo poi il 9 sul versante opposto. Questi finta e rientra verso il
centro dell'area, contatto sospetto con il nostro marcatore, cadono entrambi,
Silenzio. Mille sguardi si posano sul volto teso dell'Egregio fino
a che un fischio spezza l’attimo immobile...rigore. Noooooo! Il
loro centrale sistema la palla, prende la rincorsa e trasforma. Andiamo
sotto 1 a 0 a 5 minuti dalla fine.
Sento
salire dal fondo del mio animo medio un calendario completo di improperi ,ma
la volgarità è troppo comune per esser qui di casa. L’ironia è
la nostra chiave di lettura. L ’ironia, con la visione del mondo che si porta
dietro. “Se perdiamo non vale” intoniamo con forza e subito riprendiamo
a sostenere la Sanpre con la stessa gioia di prima..
Eppure il 90' è vicino , arriva presto come l'alba in quelle notti troppo
brevi. Il triplice fischio segna irrevocabilmente la
fine della partita, della stagione, di un lungo sogno infranto sul dischetto
degli undici metri.
Potremmo tornare a casa in silenzio, sommergendo nei vizi un'amara delusione. Invece no! Dopo dieci minuti siamo ancora lì a cantare ,ad accendere le torce per dare al cielo grigio che ci unisce il colore che desideriamo. Non vogliamo andare via e ci uniamo alla squadra celebrando l'anomalia che siamo e spero rimarremo per lunghi anni a venire.
Il terzo
tempo è la degna conclusione di una stagione condotta a testa alta. Ci sono tutti: Mister , Press e first lady supporter, dirigenze e calciatori
…divisi in campo, uniti fuori dal campo da un banchetto strabordante di vino e
di spunciotti. C'è Erica che compie gli anni, Alex che
butta dischi. Ci sono chiacchiere e stanchezza, risate e progetti buttati giu
fra un ombra e l altra . C'è la Sanpre e tutto cio' che
rappresenta, anni luce oltre lo stereotipo del calcio con cui siamo abituati a
convivere......C’è la Sanpre con una storia alle spalle
ed un’altra davanti agli occhi, ancora tutta da costruire. E’ il cammino che ci
attende e sarà bello percorrerlo assieme con l'animo sereno di chi sa che la
direzione è corretta e le fondamenta solide...con l'animo sereno di chi
sa...."comunque vada sarà un successo".
"ama lo sport odia il
razzismo.....hasta saNpre"
di : S.Carbone.
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