di Andrea Calgaro
Si fa caso
guardando una mappa, la trasferta più a nord è questa;lo si vede
da lontano e lo si sente subito, appena valicata la soglia del lungo
tunnel. Dal ventre della balena, si spalanca al cielo un’enorme
bocca grigia, generosamente dentata.. lascia entrare un fastidioso
soffio di vento gelido, che dal cardine maestro, lambisce con troppa
facilità ogni lembo di persone e cose. Lo percepisci ancor prima,
appena sceso dalla macchina: sarà una domenica fredda, l’ennesima,
il sole si fa sberleffi e se ne va.. Ma noi ci siamo, gli avversari
pure; da un pertugio dell’enorme catino collodiano comincia ad
attecchire un bardato tifo granata, in modalità casalinga. Bello, è
tutto bello, se non fosse che manca il capo, il Fischietto. Non c’è,
e la prima cosa che mi vien da pensare è -Che freddo, vado dentro!-
rifaccio un giro, penso ancora -Magari non si gioca!- ancora??
Un’altra domenica senza calcio? No, dai..
Mi decido a
rientrare.. fra le calde e sterminate pieghe del cetaceo, scopro il
Capitano che già s’era imboscato; ancor prima che io pensassi, lui
già era.. nicchia e si allontana! Aimè, anticipando il primo
neurone pronto nel dar vita a vaghi e sterminati pensieri con
protagonista il nostro Cap ad Interim, vengo attratto dal Pres che
trafelato, entra in scena: sta facendo da tom tom al Fischietto: via
cellulare lo sta sapientemente guidando tra le mille arterie
asfaltate confusamente intrecciate nell’oceano urbano di Padova.
Con fare pettegolo mi interrogo -Come ci si può sbagliare? la balena
è enorme, unica: è il Plebiscito!! ok che non è lo stadio della
squadra di casa, ok che se la squadra di casa è la SanPrecario ci si
può permettere un po’ di ritardo.. ma come fai a non vederlo, a
non trovarlo?- La risposta arriva in diretta dal tom tom Roberto
-L’arbitro l’è queo peà da Ciosa!!- Dubbi fugati, capito
tutto, trattasi di raro esemplare appartenente alla classe Arbitrale,
famiglia dei Calvi, genere Chioggiotto, specie Cazzutus..
Penso -Che ben!!- mi vesto da gara, indosso i guantoni e, archiviato
l’ennesimo scambio di numero in fase di appello, ci carichiamo e
via fuori..
Avviandoci
verso il cerchio a salutare presenti e spalti, altre domande estranee
allo scopo mi pervadono, la più assillante è -Riuscirò a vedere lo
spettacolo del parkour??- Lo spero, saluto e mi posiziono al centro
della porta.
Lato sud,
vicino ai tifosi di casa, gli unici veri tifosi, i nostri!! Vento in
faccia, cuore in pace, davanti a me una delle difese inedite della
stagione: perno Vintage, su cui fanno forza gazzella rastaBoscolo e
decespugliatore x hobbisti Ferrari e con questi tre non vedo uno
straccio di avversario. Sarà per via della stazza in dote al perno,
o meglio, per la netta superiorità dell’intera struttura
difensiva, sta di fatto che per un bel po’ il nostro gioco è
votato all’attacco.. infatti i palloni che per forza di cose
transitano sulla mediana, là dove giocare a calcio non è cosa per
femminucce, là dove la palude prende il sopravvento su ogni logica
di campo da calcio, ecco ergersi i tre Barbudos della compagnia a
calamitare e fare gioco: piedi fini, intelligenza tattica, agonismo e
sacrificio sono doti ben espresse dal centro-destra Stecchic, dal
centrale doc Solmi e dal centro-sinistra Capitan scarpette di
Cenerentola Fierli. Offendiamo bene anche grazie ai nostri due angeli
alati, cavalcano il vento in maniera simmetrica anche se tra loro
geneticamente diversi: l’uno moro e l’atro biondo, il primo
arrivato dalla calda terra Brasiliana, il secondo dall’agra steppa
russa, si dimostrano comunque a loro agio su queste molli corsie di
fascia, solitamente abituate all’annaspare della palla ovale.
Ed è grazie
a questi due che spesso finiamo dalle parti del collega, cercando di
servire i due punteros; questi hanno piglio, sono in giornata,
fluttuano qua e la su rare piazzole praticabili, si dannano, cercano
spesso la via della rete. Dapprima ci prova il funambolico Genna,
imbrigliato nel diktat del mister, deve riuscire ad emergere avendo a
disposizione solo un colpo di tacco e una rabona. Non basta, è
invece speedyGibbo a trovare la via giusta, parapiglia sulla
trequarti, palla dentro in verticale e il vantaggio è nostro.
Non abbiamo
ancora fatto i conti con il signor Cazzutus, il quale, stanco
di farsi offendere da chiunque fosse della squadra ospite, comincia
così a fischiar falli e sanzionare gialli solo ai nostri, non
trovando comunque la stessa soddisfazione masochista a lui tanto
cara. Su uno dei tanti episodi arricchiti di fantasia e frutto della
spiccata vena artistica del Chioggiotto, gli avversari trovano lo
spiraglio giusto per pareggiare. Il freddo amaro di questa prima
frazione trova medicina in un caldo e dolce gorgoglio di te,
rimboccato dalle parole tranquillizzanti di mister Gallob -Mai
come oggi me la sento in tasca!!-
Profeta,
torniamo in campo e ci rimettiamo sotto.. sono estasiato dallo
spettacolo che vedo consumarsi a metà, i Barbudos danzano sul fango
come rinoceronti in un documentario di Piero Angela.. siamo forti là
e da là ripartiamo verso il nuovo vantaggio, questa volta su penalty
finalmente concesso con generosità.. subito mi tocco quando vedo
l’angelo biondo portarsi vigorosamente sul dischetto, mi giro ad
invocare i vecchi stregoni delle alpi occidentali, mi rigiro e la
richiesta è stata ascoltata: c’è l’altro angelo alato sul
dischetto, quello d’oltre oceano, portiere da una parte, gol
dall’altra.. altra musica, altro spettacolo, loro ricominciano a
spingere, agevolati anche dall’ennesima inversione mistica nella
direzione di gara e così, a scacciare brutti presagi e dar manforte,
entrano in sequenza rastaDieguito, che quando tornerà sul taccuino
dei marcatori faremo festa per tre giorni.. poi Ugo, ottima
l’interpretazione nel ruolo di pachiderma coprotagonista nel
filmato di quark, e Biaggio, furetto di sacrificio..
Reggiamo ad
ogni assalto, ci va bene, il creativo sancisce la fine delle
ostilità; braccia intirizzite si levano al cielo, vittoria dal
profumo di primavera, dedicata a chi ha le ossa rotte e può
partecipare solo da fuori; terzo tempo che rifocilla, in vista
dell’esibizione dei ragazzi dalla Palestina.. sarà il solito,
perentorio, chiarimento di Max, a darmi la più triste delle notizie
-Il parkour l’hanno fatto all’intervallo fra il primo ed il
secondo tempo!!- Pausa, bicchiere di rosso, ripiego e mi consolo
ripercorrendo le gesta di Capitan Fierli, e mi passa la tristezza..
Grande andreone!!!
RispondiEliminaaltro che super gigi baffòn!!!
ps non per non osannare la tua squisita vena creativa...ma uarboss????
ah...se avete tempo voglia e pietà, mi rendereste estremamente e gioiosamente lieto nel dare un'occhiata a cutedda.blogspot.it .... tentativi di dare senso e continuità sociale alla propria mente malata
RispondiEliminache bello sembra la pagina di un romanzo... scrittura appassionata, coinvolgente...
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