
La giornata comincia male…arriviamo al campo del san Martino
alle 13.30 : biliardo. Tribune da
categoria, ampi spazi per giocare a pallone, erba appena tagliata che non
sembra aver risentito del lungo inverno. Già pregusto le sgaloppate , i
filtranti che scivolano veloci sul terreno , le sventole che gonfiano le reti.
Ma……...: “precari, non ci sono le reti!?!?!?”…” e no” risponde lesto il
dirigente avversario…”voi giocate li!”.
Giro lo sguardo e vedo la latrina che ci sta attendendo.
Sembra un prato che non è riuscito a ripigliarsi dopo un esplosione
nucleare…spazi stretti, non c’è un filo d erba, due centimetri di morbido fango
e sotto una durezza d altri tempi che
ricorda i campetti di cemento patronali dove molte ginocchia hanno aperto con
le prime sbucciature le proprie gloriose carriere . Un gelido venticello fa da
cornice al quadro decadente…ci guardo negl occhi, siamo già demotivati.
E demotivati cominciamo a giocare dopo il fischio arbitrale,
ma davanti non abbiamo degli sprovveduti anzi…Il calcio san Martino è squadra solida,
pungente, determinata. Non a caso occupa il primo posto in classifica. Non a
caso non ci lascia il tempo di trovare i giusti stimoli: 5’ palombella in area il n.10 avversario che è
grosso come un gorilla e veloce come una gazzella, sposta di peso i due
centrali che lo tengono ed impatta al volo siglando l 1 a 0 per loro…la zona
precario è tornata . Proviamo a riprenderci ma al 20’ il secondo brutto
segnale: l’ ariete Pilla salta e cade male, lamenti nel fango, distorsione al
ginocchio. Dio….. Entra Matteo Zattera! Sbarbato per festeggiare la sua dolce
attesa(e complimenti!). Ricominciamo quella che si è già trasformata in una brutta partita.
Pochi scambi, tanti lanci lunghi, il gioco è interrotto da innumerevoli falli.
Nella melma c’è equilibrio, ma non riusciamo a pungere…il primo si chiude 1 a 0.
Torniamo in campo subito anche per lo spinto odore da
freschino che si respira in spogliatoio, sulla destra entra Lello per pinturicchio Galtarossa, la
sua caviglia durerà poco e lo
costringerà ad essere a sua volta sostituito dallo Stefanone Fierli nazionale…purtroppo
nel frattempo ci siamo buscati un altro gol : punizione dalla destra; nessuno
tocca la palla e quella si infila viscida in porta. 2 a 0 per loro. Gli animi
non si spengono anzi , la partita si incattivisce anche grazie al giovane
arbitro che a dispetto dei suoi occhi di ghiaccio non ha il coraggio di
prendere una decisione. Sembra una partita di calcio saponato in versione “violence”,
i tacchetti da sei rigano i polpacci, gli spintoni divengon gomitate ed ogni
due secondi un corpo a terra attende rapidi soccorsi. Nel poco tempo che rimane
a disposizione del calcio giocato proviamo a far girare palla ma rimaniamo
sterili e non riusciamo ad accorciare le distanze. Ci mancan cattiveria ,
malizia, convinzione per infrangere la muraglia Martinese. Intanto Doc Solmi si piglia il giallo e
diffidato salterà la prossima partita mentre Eder si ferma per sospetto
stiramento ma è costretto a rimanere in campo per mancanza di sostituti. Gli ultimi minuti scorron via senza emozioni ,
risultato inviolato, finisce 2 a 0 per
loro.
Tristezza nella palude dunque, presagio di prossimi scenari elettorali, non tanto per
il risultato quanto per gli infortuni, gli episodi, il grigio contorno colorato
solo in parte dai mitici supporter…ma chi lo sa…magari troveremo in sta caduta,
gli stimoli per rialzarci più forti e più maturi. E questo non è un presagio ma
un auspicio. Il futuro cela le risposte che attendiamo, ma il futuro non si
auto-genera dal nulla, lo determiniamo noi. Quindi guai ai depressi ed agli scoraggiati, primavera
alle porte e prospettive aperte. La lotta continua , i desideri ancora
attendono di essere appagati. Avanti tutta
precari, sereni, sognanti sempre più determinati!
di : S.Carbone
di : S.Carbone
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