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giovedì 11 aprile 2013

SAN PRECARIO 2 - LION 1


di Andrea Calgaro

Si fa caso guardando una mappa, la trasferta più a nord è questa;lo si vede da lontano e lo si sente subito, appena valicata la soglia del lungo tunnel. Dal ventre della balena, si spalanca al cielo un’enorme bocca grigia, generosamente dentata.. lascia entrare un fastidioso soffio di vento gelido, che dal cardine maestro, lambisce con troppa facilità ogni lembo di persone e cose. Lo percepisci ancor prima, appena sceso dalla macchina: sarà una domenica fredda, l’ennesima, il sole si fa sberleffi e se ne va.. Ma noi ci siamo, gli avversari pure; da un pertugio dell’enorme catino collodiano comincia ad attecchire un bardato tifo granata, in modalità casalinga. Bello, è tutto bello, se non fosse che manca il capo, il Fischietto. Non c’è, e la prima cosa che mi vien da pensare è -Che freddo, vado dentro!- rifaccio un giro, penso ancora -Magari non si gioca!- ancora?? Un’altra domenica senza calcio? No, dai..



Mi decido a rientrare.. fra le calde e sterminate pieghe del cetaceo, scopro il Capitano che già s’era imboscato; ancor prima che io pensassi, lui già era.. nicchia e si allontana! Aimè, anticipando il primo neurone pronto nel dar vita a vaghi e sterminati pensieri con protagonista il nostro Cap ad Interim, vengo attratto dal Pres che trafelato, entra in scena: sta facendo da tom tom al Fischietto: via cellulare lo sta sapientemente guidando tra le mille arterie asfaltate confusamente intrecciate nell’oceano urbano di Padova. Con fare pettegolo mi interrogo -Come ci si può sbagliare? la balena è enorme, unica: è il Plebiscito!! ok che non è lo stadio della squadra di casa, ok che se la squadra di casa è la SanPrecario ci si può permettere un po’ di ritardo.. ma come fai a non vederlo, a non trovarlo?- La risposta arriva in diretta dal tom tom Roberto -L’arbitro l’è queo peà da Ciosa!!- Dubbi fugati, capito tutto, trattasi di raro esemplare appartenente alla classe Arbitrale, famiglia dei Calvi, genere Chioggiotto, specie Cazzutus.. Penso -Che ben!!- mi vesto da gara, indosso i guantoni e, archiviato l’ennesimo scambio di numero in fase di appello, ci carichiamo e via fuori..
Avviandoci verso il cerchio a salutare presenti e spalti, altre domande estranee allo scopo mi pervadono, la più assillante è -Riuscirò a vedere lo spettacolo del parkour??- Lo spero, saluto e mi posiziono al centro della porta.

Lato sud, vicino ai tifosi di casa, gli unici veri tifosi, i nostri!! Vento in faccia, cuore in pace, davanti a me una delle difese inedite della stagione: perno Vintage, su cui fanno forza gazzella rastaBoscolo e decespugliatore x hobbisti Ferrari e con questi tre non vedo uno straccio di avversario. Sarà per via della stazza in dote al perno, o meglio, per la netta superiorità dell’intera struttura difensiva, sta di fatto che per un bel po’ il nostro gioco è votato all’attacco.. infatti i palloni che per forza di cose transitano sulla mediana, là dove giocare a calcio non è cosa per femminucce, là dove la palude prende il sopravvento su ogni logica di campo da calcio, ecco ergersi i tre Barbudos della compagnia a calamitare e fare gioco: piedi fini, intelligenza tattica, agonismo e sacrificio sono doti ben espresse dal centro-destra Stecchic, dal centrale doc Solmi e dal centro-sinistra Capitan scarpette di Cenerentola Fierli. Offendiamo bene anche grazie ai nostri due angeli alati, cavalcano il vento in maniera simmetrica anche se tra loro geneticamente diversi: l’uno moro e l’atro biondo, il primo arrivato dalla calda terra Brasiliana, il secondo dall’agra steppa russa, si dimostrano comunque a loro agio su queste molli corsie di fascia, solitamente abituate all’annaspare della palla ovale.
Ed è grazie a questi due che spesso finiamo dalle parti del collega, cercando di servire i due punteros; questi hanno piglio, sono in giornata, fluttuano qua e la su rare piazzole praticabili, si dannano, cercano spesso la via della rete. Dapprima ci prova il funambolico Genna, imbrigliato nel diktat del mister, deve riuscire ad emergere avendo a disposizione solo un colpo di tacco e una rabona. Non basta, è invece speedyGibbo a trovare la via giusta, parapiglia sulla trequarti, palla dentro in verticale e il vantaggio è nostro.

Non abbiamo ancora fatto i conti con il signor Cazzutus, il quale, stanco di farsi offendere da chiunque fosse della squadra ospite, comincia così a fischiar falli e sanzionare gialli solo ai nostri, non trovando comunque la stessa soddisfazione masochista a lui tanto cara. Su uno dei tanti episodi arricchiti di fantasia e frutto della spiccata vena artistica del Chioggiotto, gli avversari trovano lo spiraglio giusto per pareggiare. Il freddo amaro di questa prima frazione trova medicina in un caldo e dolce gorgoglio di te, rimboccato dalle parole tranquillizzanti di mister Gallob -Mai come oggi me la sento in tasca!!-

Profeta, torniamo in campo e ci rimettiamo sotto.. sono estasiato dallo spettacolo che vedo consumarsi a metà, i Barbudos danzano sul fango come rinoceronti in un documentario di Piero Angela.. siamo forti là e da là ripartiamo verso il nuovo vantaggio, questa volta su penalty finalmente concesso con generosità.. subito mi tocco quando vedo l’angelo biondo portarsi vigorosamente sul dischetto, mi giro ad invocare i vecchi stregoni delle alpi occidentali, mi rigiro e la richiesta è stata ascoltata: c’è l’altro angelo alato sul dischetto, quello d’oltre oceano, portiere da una parte, gol dall’altra.. altra musica, altro spettacolo, loro ricominciano a spingere, agevolati anche dall’ennesima inversione mistica nella direzione di gara e così, a scacciare brutti presagi e dar manforte, entrano in sequenza rastaDieguito, che quando tornerà sul taccuino dei marcatori faremo festa per tre giorni.. poi Ugo, ottima l’interpretazione nel ruolo di pachiderma coprotagonista nel filmato di quark, e Biaggio, furetto di sacrificio..

Reggiamo ad ogni assalto, ci va bene, il creativo sancisce la fine delle ostilità; braccia intirizzite si levano al cielo, vittoria dal profumo di primavera, dedicata a chi ha le ossa rotte e può partecipare solo da fuori; terzo tempo che rifocilla, in vista dell’esibizione dei ragazzi dalla Palestina.. sarà il solito, perentorio, chiarimento di Max, a darmi la più triste delle notizie -Il parkour l’hanno fatto all’intervallo fra il primo ed il secondo tempo!!- Pausa, bicchiere di rosso, ripiego e mi consolo ripercorrendo le gesta di Capitan Fierli, e mi passa la tristezza..


3 commenti:

  1. Grande andreone!!!
    altro che super gigi baffòn!!!

    ps non per non osannare la tua squisita vena creativa...ma uarboss????

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  2. ah...se avete tempo voglia e pietà, mi rendereste estremamente e gioiosamente lieto nel dare un'occhiata a cutedda.blogspot.it .... tentativi di dare senso e continuità sociale alla propria mente malata

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  3. che bello sembra la pagina di un romanzo... scrittura appassionata, coinvolgente...

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