Un banco di nebbia lungo 400 chilometri che conduce da Padova al Dorico di Ancona. Si
apre così l’ultimo week-end di campionato! Trasferta in terra marchigiana, dove Alessio , presidente dell’Assata Shakur, è stato arrestato e condannato
a 4 anni di galera per ritardi sulle firme ed altri assurdi cavilli legali legati a provvedimento di daspo . Di fronte a una sproporzione repressiva di questa portata decidiamo di andarcene a marciare affianco ai fratelli dell' Assata, a difesa del modo comune che abbiamo di concepire e praticare lo sport. E sopra i ciotoli del centro storico di Ancona gli scarponi precari non camminano da soli. Ci son l'indipendiente, l'Hsl, l'ackapawa di Iesi. C'è un pezzo dello sport popolare di questo bel paese ed è bello rivederci tutti assieme! Ne esce una risposta importante sopra la quale la notte scivola e corre talmente veloce che nemmeno ci si accorge che è passata.
Domenica 13 irrompe nel sonno con schiaffoni di sveglia nokia 97, cenere sulla guancia e fiatella di cane addosso! 45 minuti di passione per spesa, sgombero borsa, dispersione odori, cibo, caffè, water, documento...“ dove minchia
giochiamo?” due pucci e poi via con il drago che si fa strada nel gelo, illuminato da un sole
che alle 13.30 già sembra stia tramontando. In lontananza lo stadio di Voltabarozzo. I compagni tastano il
terreno. Li raggiungo e sento casa, pace, la tensione di un'altra battaglia da affrontare assieme. Vecchia cara aria di partita, che per qualcuno magari non vale
nulla e per noi invece vale più di una qualsiasi Fiorentina - Juventus di
turno. Vale quanto vale San Precario, che è sport giocato, che è sport che unisce!
Dopo 436 sconfitte e 4 pareggi, abbiamo incassato 2
vittorie di fila e ci troviamo ad affrontare oggi il crocefisso: l’ultima della classe. Sfida insidiosa perché i rivali giocano contro di noi buona parte del proprio
futuro. Ce lo spiega mister Cerilli snocciolando aneddoti e massime sportive.
Ce lo indica giro di grappa Arlen con sguardo impregnato di serietà balcanica... ma noi non cogliamo il messaggio. Siamo allegri, distesi, distratti ed il
gol che segniamo ad un minuto dall’ inizio (cross dalla sinistra di
contagiri Carmine, ottimo inserimento di Franchecco e staccata di testa di
Giacomino) più che aiutarci ci rende vanesi! Quando ci accorgiamo che stiamo
marcando male è già tardi perché i rivali hanno conquistato il pareggio con un
azione che la memoria non riesce proprio a ripescare. Lo smacco rinvigorisce lo spirito. Riportiamo i corpi lerci nella tre quarti avversaria
e prima della fine, su guizzo di Panzuto Panzella, arriva in premio una preziosa autorete. 2 a 1 per noi . Tana libera tutti.
Ripartiamo lì dove avevam lasciato, ossia nel caos! Si
gioca a chi tira la palla più in alto mentre a terra i corpi si
scontrano come fanno i caproni nelle danze d’amore. Al 15’ dentro Vintage a portare ordine affianco
a finocchiona Fierli. Nel giro di una ventina di
minuti accade che: Panzella, con imperioso stacco, gira di testa e ci porta sul 3
ad 1. I rivali rubano palla da corner precario e scorrazzano come barbari fino
alla sacra porta bucando Spider Frank. Entra il mastino Marco
Conti con la missione di non far passare nessuno, in che modo poco importa. Al 30' Cavalier Perro è preso da romantico volteggio, dribbla due
rivali, ipnotizza l’estremo che si accascia e spara dentro il 4 a 2 granata. Infine Il crocefisso replica la cavalcata per vie centrali siglando in contropiede il 4 a 3.
Disagio. La maggior parte di noi girovaga per il campo
ignara di cosa le stia accadendo attorno e in questo tram tram di illegalità
sportiva, accade che improvvisamente l’aria sia spezzata a metà da un fischio
triplice e prolungato. E’ il segnale ed è inequivocabile. Formalizza il termine di un girone, la fine di una brutta gara nonché la terza vittoria consecutiva!
Non poteva che essere questo l'antipasto dell’ultima cena della polisportiva che è poi l’immagine della giornata, ma forse pure di tutta la stagione. Un
centinaio abbondante di randagi e sognatori riempono il soppalco del c.s.o. Pedro con estrema diversità, con estremo potenziale e con grossi, grassi sorrisi! Si danza quel mix di eleganza e degrado che a noi tanto ci piace! Si celebra la bellezza di un progetto che è in grado di andare ben oltre i campi sportivi...ma senza disdegnarli!Fra calcio, volley, basket e welcome team si vince
da 10 partite di fila e sembra proprio che lo sport anomalo che ci piace
praticare, conto ogni aspettativa, risulti anche vincente! Segnali di salute, presagi dei bei tempi che verranno! Avanti precari, la via è segnata e lo sguardo alto già tende alla nona stagione di SanPre. Ma prima spazio alla pausa, gusto ai 13 punti in saccoccia e ci si vede dopo le feste per il girone di ritorno di questo primo storico anno in seconda!
IL COMMENTO DI MISTER CERILLI
Diciamo che abbiamo interpretato bene la gara nel senso che
come ci eravamo detti in spogliatoio era un po’ uno spareggio. Li abbiamo attaccati,
siamo riusciti ad andare in gol, poi ci siamo adattati al loro gioco, forse
anche perché il campo non era nelle migliori condizioni. Secondo me non è stata
una grande partita dal punto di vista estetico, però abbiamo capito l’importanza
della gara e pur sbagliando alcune cose siamo riusciti a portare a casa il
risultato che volevamo. Per me era molto importante vincere ed arrivare alla fine
del girone con questa classifica che ci porta morale ed autostima. Circola la
voce che la squadra più in forma del momento siamo noi. Dovremo stare ancora
più attenti e dovremo esserlo contro ogni avversario. Spero che riusciate a
portare la vostra maturità in campo, ma credo sempre più che ci leveremo delle
grosse soddisfazioni.
Appuntamento al 10 Gennaio allo stadio Appiani per la sfida contro il Ferri!
Ama lo sport - odia il razzismo - supporta precario!
immagini : Vale
testo : Uarbo
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